Il 16 novembre si è tenuta la conferenza episcopale del Nicaragua, guidata dal Monsignor Carlos Enrique Herrera, Vescovo di Jinotega dove è stato diffuso il messaggio annuale per l’Avvento, dichiarando che il paese, sotto la guida della Vergine Maria, si incammini sempre sulla strada della pace e della concordia. L’Episcopato ha indirizzato ai fedeli un messaggio, firmato dai Vescovi, dove ricorda che anche in mezzo alle incertezze e al dolore, il Regno di Dio è presente. I Vescovi hanno scritto che la loro prima parola è di gioia e di speranza; perché Cristo pone la sua casa in mezzo a noi, la forza della sua nuova vita e quella della nostra Madre, la Vergine, non ci abbandonano. Tra le firme dei Vescovi manca quella du Mons. Álvarez, agli arresti dallo scorso agosto.
Anche se, tutti questi motivi di gioia, aggiungono i Vescovi “non ci impediscono di riconoscere le preoccupazioni che nutriamo per la situazione sociale, politica ed economica del nostro Paese. Soprattutto, tra le altre, la crisi migratoria, che è il riflesso di un dramma umano che ci interpella”.
Per il Nicaragua infatti è un periodo storico difficile, che vede decine di nicaraguensi lasciare il Paese a causa della crisi economica e politica, sotto il regime di Daniel Ortega rieletto per un quinto mandato e la moglie Rosario Murillo vicepresidente.
Nonostante la situazione delicata, i Vescovi invitano tutti a fare del bene e a camminarsi accanto come fratelli e sorelle, senza escludere nessuno: “Nessuno deve restare indietro, tutti dobbiamo avere la possibilità di progredire e fare del Nicaragua un Paese di fratelli”. Il messaggio scritto dai Vescovi è chiaro e deciso, invita il suo popolo ad unirsi nella preghiera per il buon sviluppo delle cinque priorità pastorali della Provincia ecclesiastica del Nicaragua.
La richiesta che fanno a tutti i fedeli è di vivere “la liturgia dell’Avvento come un tempo di preghiera e di riflessione caratterizzato da un’attesa vigile, cioè un tempo di speranza e di veglia, di pentimento, di perdono e di gioia”.
Così i presuli esortano i nicaraguensi a recarsi nelle parrocchie, nelle aree pastorali e nelle aree pastorali per prepararsi al ritiro spirituale e a celebrare le novene all’Immacolata Concezione, alla Vergine di Guadalupe e al Dio bambino, in preparazione del Natale.
L’ultimo messaggio è quello di affidarsi alla Vergine, affinché possa guidare il Nicaragua verso concordia e pace: “Ci poniamo umilmente sotto la protezione della Vergine, Regina e Madre del Nicaragua, affinché la nostra nazione si incammini sempre sulle vie della pace e della concordia”.