Morcone è un paesino di 5000 anime circa che si trova in provincia di Benevento.
Il paesino, arroccato sulle pendici del monte Mucre, a chi lo incontra percorrendo la SS.87 che collega Benevento con Campobasso, dà l’idea di un vero e proprio presepe napoletano. Se lo guardi di sera ti sembra un grappolo di luci appeso al cielo. È sembrato perciò naturale agli organizzatori del presepe vivente, che si tiene da ormai 33 anni, mettergli nome “Il Presepe nel Presepe”.
Ogni anno il 3 e 4 gennaio si tiene questo appuntamento che è seguito da migliaia di spettatori che, incantati da questi luoghi, attraversano una parte del centro storico dove nei seminterrati, negli slarghi e nelle piazzette vengono rappresentati i vecchi mestieri, dal calzolaio, al cestaio, al fabbro e alle massaie, per passare per il chiassoso mercato è tutto un fermento di attività.
Arrampicandosi lungo il paesino troviamo ancora la fabbrica di mattoni, il vinaio e i mercanti di animali fino a giungere al lavatoio dove le lavandaie colorano le loro lane in uno scenario di altri tempi. Non si fa a tempo a meravigliarsi di tutto questo perché appena usciti da Porta San Marco lo scenario che ci si presenta è da mozzare il fiato. La montagna sulla quale si trovano arroccate le casette illuminate con il torrente che scorre nella vallata ed i pescatori accompagnati dal tintinnio del fabbro che sull’incudine modella il ferro arroventato ci accompagna al mulino ad acqua che produce la farina.
È un susseguirsi di emozioni che ci immergono in una vita di altri tempi.
Tutto questo sarebbe già abbastanza per un presepe vivente, ma a Morcone si arriva all’apoteosi con le scene della Natività rappresentate alle ore 18.00 ed in replica alle ore 20.00, dove per prima Maria riceve l’Annuncio dell’Angelo e poi insieme a Giuseppe si avviano a Betlemme. La nascita è il momento più emozionante della serata. Il Bambino, l’ultimo nato del paese, cullato dal magico suono degli zampognari di San Polo Matese è nato. Lo annuncia l’angelo ai pastori che in fretta si recano alla capanna per adorare il Dio Bambino. Scendono la Prece con una emozionante fiaccolata e lì pieni di stupore lodano Dio per quello che hanno sentito e visto. L’arrivo dei Magi e della ‘Ndocciata di Agnone danno le ultime emozioni agli increduli spettatori che fanno fatica a tornare alle proprie case dopo tuttoquello che hanno vissuto.
Riapri gli occhi, l’incanto è finito, Gesù è nato.
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