In provincia di Imperia, a poca distanza dal paese di Montegrazie è custodito uno dei più preziosi tesori dell’intera regione ligure, un felice connubio di arte e spiritualità che convivono nella loro forma più alta: stiamo parlando del Santuario di Nostra Signora, uno dei più antichi santuari mariani della regione.
Una leggenda del XIII secolo racconta che l’altare originario venne edificato su di una nuda pietra sulla quale una ragazza sordomuta, in seguito all’apparizione della Beata Vergine, ricevette la grazia della guarigione. Successivamente la struttura venne modificata nel corso degli anni, l’aspetto attuale risale al 1450.
La facciata del Santuario, in stile romantico lombardo, ricoperta di pietra finemente incisa, presenta due monofore laterali ad arco tondo, mentre il portico si poggia su quattro colonne che terminano con capitelli in stile gotico. Sopra l’arco della porta, a sesto acuto, si può ammirare un agnello, simbolo distintivo della religione cristiana.
Il campanile laterale, interamente rivestito d’intonaco e ornato da un cornicione in calce e mattoni, ospita una cella campanaria a tutto sesto. Internamente la struttura è suddivisa in tre navate, separate da due ordini di dieci colonne, lungo le navate laterali si possono ammirare due altari, altri tre sono disposti lungo le absidi. Dietro l’altare maggiore centrale, in una nicchia si può contemplare la statua miracolosa in pregiatissimo marmo della Madonna, incoronata l’8 settembre 1896.
Particolarmente pregiati e quindi apprezzati sono gli affreschi quattrocenteschi contenuti all’interno del Santuario: nell’abside della navata sinistra si possono ammirare il Giudizio Finale, Le pene dei dannati e le Storie del Battista, opere di Tomaso e Matteo Biazaci, esponenti di un importante ed espressivo ciclo pittorico diffusosi in Piemonte e Liguria verso la fine quattrocento. Nell’abside di destra Pietro Guidi da Ranzo e Gabriele della Cella hanno dipinto rispettivamente la Passione di Gesù e le Storie di San Giacomo. Nell’abside centrale affreschi del XV secolo sono stati coperti da opere più tardive, databili intorno al XVII secolo.
Esposti anche diversi ex voto come ad esempio la Madonna che salva una barca dalla tempesta e San Bernardino da Feltre, fondatore dei Monti di Pietà, che rappresentano ad oggi meta di numerosi pellegrini.