Per Foggia e soprattutto per Nardò, la Cavalcata storica e la Fiera dell’Incoronata, sono un appuntamento tanto atteso e unico nel suo genere. La consueta rievocazione di un suggestivo evento storico neretino, ovvero la fiera che si teneva alle porte della città e che pare sia nata addirittura nel 1397, è un evento caratterizzante della vita cittadina di diversi secoli fa. La pittoresca cerimonia aveva inizio nel pomeriggio del primo sabato di agosto, quando il camerlengo, accompagnato dal sindaco dei nobili e dal popolo proveniente dai quattro pittagi del Castello, di San Paolo, di San Salvatore e di San Angelo, si recava da palazzo di città o dell’università, l’ex pretura di piazza Salandra, al palazzo vescovile, tra suoni di tamburi e di trombe ed esplosioni d’arma da fuoco della milizia cittadina. Il vescovo consegnava loro i gonfaloni dopo averli benedetti e quindi lo scettro al mastro mercato, che emanava il suo editto di gestione della fiera. Così si svolgeva la solenne cavalcata verso la Chiesa dell’Incoronata, dove avevano inizio i nove giorni di fiera.
Oggi è un rito che viene ripetuto in chiave spettacolare grazie al grande impegno dell’associazione Amici Museo di Porta Falsa che organizza da anni la rievocazione.
Per questa manifestazione si organizzano un imponente corteo di figuranti che animano la città rievocando antiche gesta tramite sbandieratori, spettacoli teatrali e tutto quello che faceva parte di un mondo in cui la festa era sinonimo di arte.
Tra le fiamme roventi dei mangiafuoco e il ritmo cadenzato dei tamburi, sfilano carri e cavalli con eleganti paramenti. Nella suggestiva cornice ocra del centro storico di Nardò si riportano indietro le lancette nel tempo, volteggiano gli sbandieratori e sventolano i vessilli per la decima edizione della Cavalcata storica e fiera dell’Incoronata. È un autentico tuffo nel Medioevo periodo a cui risale l’usanza dell’investitura, tra i canonici, di un “magister nundinarum” o mastro mercato, per la gestione dell’antica fiera dell’Incoronata.