C’è un periodo dell’anno in cui Matera si trasforma in un vivace palcoscenico di suoni, colori e tradizioni. Questo momento magico avviene il 2 luglio, quando la città celebra la Festa della Madonna della Bruna, la sua patrona. Conosciuta come “il giorno più lungo” per i materani, questa festività è un’occasione speciale per scoprire e vivere la città dei Sassi in un modo unico e irripetibile.
Un’esplosione di gioia e devozione
Nel cuore di questo festoso baccano, Matera si svela nella sua essenza più pura e autentica. La Festa della Bruna è un invito a esplorare la città, guidati dagli squilli di tromba dei cavalieri a cavallo, i quali, con i loro mantelli colorati e le piume sugli elmi, scortano la statua della Madonna. Questa processione solenne permette di scoprire angoli nascosti della città, come il quartiere di Piccianello. Questo storico rione, nato a seguito dello sfollamento dei Sassi negli anni ’50, è un luogo dove la tradizione e la devozione per la Bruna sono profondamente radicate.
La Fabbrica del Carro: un’arte che vive
Piccianello ospita anche la Fabbrica del Carro, dove ogni anno viene costruito il maestoso carro trionfale di cartapesta. Questa opera d’arte, realizzata dai maestri cartapestai della città, viene svelata il 23 giugno, rinnovando ogni volta lo stupore dei materani. La Fabbrica è stata recentemente intitolata a Michelangelo Pentasuglia, che ha donato alla città ben 13 carri. Negli ultimi anni, le autrici dei carri sono state spesso donne: il carro di quest’anno è opera dell’artista Francesca Cascione, mentre nel 2022 sono state quattro le artiste coinvolte.
“Storie di Donne” e la resilienza femminile
Nel piazzale di fronte alla Fabbrica del Carro, la rassegna “Storie di donne” tiene incontri e tavole rotonde che celebrano la resilienza e l’imprenditoria femminile. Questo evento, sempre più centrale nella programmazione della festa, offre un momento di riflessione e condivisione di esperienze significative.
Una passeggiata tra fede e tradizione
Piccianello è il punto di partenza ideale per una passeggiata alla scoperta della città in festa. Da qui, ammirando i balconi decorati, si può proseguire verso il centro di Matera, fino ad arrivare alla Cattedrale. Qui, la statua della Madonna della Bruna, che il 2 luglio verrà issata sul carro, offre una vista mozzafiato sui Sassi. Scendendo poi verso piazza Vittorio Veneto, le luminarie che ogni anno colorano le strade creano un’atmosfera magica.
Lo Strazzo: il momento clou della festa
La sera del 2 luglio, la festa raggiunge il suo apice con lo “strazzo” (non chiamatelo “strappo”!), l’assalto al carro che verrà ridotto a brandelli. Questo momento simbolico rappresenta la rinascita, e gli assaltatori cercano di portarsi a casa i pezzi più belli del carro come segno di buon augurio e devozione. È un momento potente e carico di emozione che risuona nell’animo di tutti i partecipanti.
Un giorno che inizia prima dell’alba
Il 2 luglio, Matera si sveglia prima dell’alba con i fuochi d’artificio che segnano l’inizio della “processione dei pastori”, il primo atto delle celebrazioni. La giornata prosegue tra momenti sacri e profani, culminando in un grande spettacolo di fuochi d’artificio lanciati dalla Murgia.