Madonna di Fatima è uno dei numerosi appellativi che la Chiesa Cattolica usa per chiamare la Madre del Signore.
Questa tradizione nasce nel 1917 quando la Regina del Cielo appare a tre umili bambini del Portogallo.
Più precisamente, questa storia comincia nel 1915 quando una bambina di nome Lucia, assieme ad altre tre amiche, durante la preghiera del rosario, assiste all’apparizione di una figura simile ad una statua di neve che si rivela come l’Angelo della Pace:
“Non abbiate paura! …Pregate con me.
…Mio Dio io credo, adoro, spero e vi amo. Vi chiedo perdono per quelli che non credono, non adorano, non sperano e non vi amano…”.
L’Angelo, in una nuova apparizione, chiede alle bambine di pregare incessantemente, e offrire all’Altissimo sacrifici in riparazione dei peccati. Poi durante l’ultima sua apparizione l’Angelo si manifesta tenendo in mano un calice e su di esso un’ Ostia dalla quale cadevano alcune gocce di sangue e pregando diceva:
“Santissima Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo, Vi adoro profondamente e Vi offro il preziosissimo Corpo, Sangue, Anima e Divinità di Gesù Cristo presente in tutti i tabernacoli della terra, in riparazione degli oltraggi, sacrilegi e indifferenze con cui Egli stesso è offeso. E per i meriti infiniti del Suo Santissimo Cuore e del Cuore Immacolato di Maria, Vi chiedo la conversione dei poveri peccatori”.
Il 13 maggio del 1917 a Cova da Iria, in Portogallo, inizia il ciclo di apparizioni di Colei che dice di venire dal Cielo. Ella chiede a Lucia, cugina dei fratellini Giacinta e Francesco di tornare in quel luogo il 13 di ogni mese e per sei mesi consecutivi alla stessa ora. La Signora chiede ai bambini di sopportare le sofferenze in riparazione dei peccati, con il conforto della grazia divina.
“Fu mentre pronunciava queste ultime parole (la grazia di Dio…) che aprì per la prima volta le mani, comunicandoci una luce così intensa, una specie di riflesso che da essa usciva, e ci penetrava nel petto e nel più intimo dell’anima, facendoci vedere noi stessi in Dio, che era quella luce, più chiaramente di come ci vediamo nel migliore degli specchi”.
Il 13 del mese successivo la Signora chiede la recita del Rosario tutti i giorni e rivela ai tre bambini il loro futuro. Poi parla del progetto del Figlio di stabilire nel mondo la devozione ai Cuori Immacolati di Gesù e Maria. Le persone presenti sono circa 50-60.
Il 13 luglio il contenuto dell’apparizione si presenta pieno di visioni tristi e macabre: è la visione dell’inferno e della caduta delle anime dei peccatori. Per salvarle Dio vuole stabilire nel mondo la devozione al cuore Immacolato della Madre celeste.
“Quando reciterete il rosario, dopo ogni mistero dite: «O Gesù mio! Perdonateci, liberateci dal fuoco dell’inferno, portate in cielo tutte le anime, specialmente quelle che ne hanno più bisogno».”
Quel giorno, le persone presenti all’apparizione erano tra le 2000 e 5000 circa.
Durante le successive apparizioni la Madonna del Rosario continua a chiedere la recita del rosario tutti i giorni, sacrifici per le anime dei peccatori e la costruzione di una cappella in Suo onore, predicendo la fine imminente della guerra.
Nel giugno del 1921, a Cova da Iria, la piccola veggente Lucia incontra per la prima volta il Vescovo che la interroga sugli eventi accaduti e le proporne di lasciare Fatima per andare a Porto. Lucia scrive nel suo diario di essere combattuta all’idea di dover lasciare casa, famiglia e luogo di nascita. Ma ancora una volta:
“alzai lo sguardo e Ti vidi, eri Tu, la Madre benedetta a darmi la mano e ad indicarmi il cammino…ripetei allora il mio «sì», ora ben più cosciente di quello del 13 maggio 1917 e mentre di nuovo Ti elevavi al Cielo, in un attimo, rividi nell’anima tutta la serie di meraviglie che, in quello stesso luogo, appena quattro anni prima, proprio li mi era stato dato di contemplare”.
L’avvenimento di Fatima, che quest’anno celebra il centenario, si apre con un invito alla fiducia da parte dell’Angelo della Pace che annuncia una chiamata all’adorazione da cui nascono la fede e la speranza e che portano frutto nel prendersi cura degli altri, specialmente degli ultimi e degli emarginati.
E’ un invito, attraverso il sacrificio eucaristico, all’offerta totale della propria vita. I tre pastorelli sono testimoni e profeti della misericordia di Dio in un mondo lacerato da guerre e conflitti.
A Fatima viene offerta e rivelata la speranza del trionfo del Cuore Immacolato pieno di grazia di Maria.
La Madonna porta un messaggio di Adorazione, di Conversione, di Misericordia, di Sacrificio che si intreccia con le vite di tre bambini e li conduce verso una vita di santità.
L’invito della Madonna di Fatima risuona ancora oggi vivo nei nostri cuori: Lei, dono del Cielo, chiede di vivere la vita come un dono d’Amore per gli altri attraverso la preghiera e l’adorazione alla Santissima Trinità.