Con l’espressione “Mercoledì delle Ceneri” si intende il mercoledì precedente la prima domenica di Quaresima che, nelle chiese cattoliche di rito romano, coincide con l’inizio della Quaresima stessa. Il Mercoledì delle ceneri ricorre quaranta giorni prima della Domenica delle Palme e pertanto la sua data sarà ogni anno un giorno diverso.
Il giorno delle ceneri è il primo giorno del periodo liturgico di digiuno e penitenza in preparazione della Pasqua Cristiana e infatti in tale giornata la Chiesa prescrive il digiuno e l’astinenza dalle carni. La Chiesa in verità ha sempre richiesto per tutti i venerdì dell’anno l’astensione alla carni ma, negli ultimi decenni, la prescrizione si limita ai venerdì del periodo quaresimale.
Il Mercoledì delle Ceneri segue al “martedì grasso”, l’ultimo giorno di carnevale e quindi di un periodo in cui si può mangiare “di grasso”.
La parola “ceneri” richiama invece in modo specifico la funzione liturgica che caratterizza il primo giorno di Quaresima, durante la quale il celebrante sparge un pizzico di cenere benedetta sul capo o sulla fronte dei fedeli per ricordare loro la precarietà della vita terrena e per spronarli all’impegno penitenziale della Quaresima.
Per questo il rito dell’imposizione delle ceneri prevede anche la pronuncia di una formula di ammonimento, scelta fra la tradizionale “Ricordati che sei polvere e in polvere ritornerai” o la più recente «Convertitevi e credete al Vangelo» (Mc 1,15), introdotta dalla riforma liturgica seguita al Concilio Vaticano II con riferimento all’inizio della predicazione di Gesù.
Tradizionalmente le ceneri rituali si ricavano bruciando i rami d’ulivo benedetti la domenica delle Palme dell’anno precedente.
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Oggi, Papa Francesco, in occasione del Giubileo, invierà nelle diocesi di tutto il mondo circa 1000 Missionari della Misericordia, con il compito di predicare la Parola di Dio e confessare.
Papa Francesco scriveva così nella bolla di indizione dell’Anno Santo della Misericordia (8 dicembre – 20 novembre 2016):
“saranno segno della sollecitudine materna della Chiesa per il Popolo di Dio, perché entri in profondità nella ricchezza di questo mistero così fondamentale per la fede. Saranno sacerdoti a cui darò l’autorità di perdonare anche i peccati che sono riservati alla Sede Apostolica, perché sia resa evidente l’ampiezza del loro mandato. Saranno, soprattutto, segno vivo di come il Padre accoglie quanti sono in ricerca del suo perdono. Saranno dei missionari della misericordia perché si faranno artefici presso tutti di un incontro carico di umanità, sorgente di liberazione, ricco di responsabilità per superare gli ostacoli e riprendere la vita nuova del Battesimo. Si lasceranno condurre nella loro missione dalle parole dell’Apostolo: «Dio ha rinchiuso tutti nella disobbedienza, per essere misericordioso verso tutti» (Rm 11,32)”.
In occasione dell’invio dei missionari, il Pontefice ha voluto che nella Basilica di San Pietro fossero presenti le spoglie di San Pio e di San Leopoldo Mandic, famoso cappuccino confessore.
In una lettera monsignor Fisichella aveva spiegato che «anche la presenza delle spoglie di San Pio sarà un segno prezioso per tutti i missionari e i sacerdoti, i quali troveranno forza e sostegno per la propria missione nel suo esempio mirabile di confessore infaticabile, accogliente e paziente, autentico testimone della Misericordia del Padre».
Questo il programma di oggi:
Mercoledì 10 Febbraio
10.00 Udienza Generale
Dalle 15.30 Ingresso nella Basilica San Pietro
17.00 S. Messa con il Santo Padre nella Basilica di San Pietro