La storia del Krampus: il doppione malvagio di San Nicola

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La figura di San Nicola di Bari (San Nicolò), ha dato origine alla tradizione di Babbo Natale, personalità nota anche fuori dal mondo cristiano.

In alcune zone del nord Italia, appartenenti all’ex Impero Austro-Ungarico (Trentino Alto Adige, il Friuli-Venezia Giulia e una parte della provincia di Belluno) e in altre zone del nord-est d’Europa, come: Austria, Baviera, Slovacchia, Repubblica Ceca, Slovenia, Ungheria, Croazia e Liechtenstein, la figura del Santo veniva accompagnata da un’entità demoniaca: il Krampus.

Questi demoni, metà uomini, metà caproni, vengono accompagnati da rumori provenienti da corni o campanacci, e mentre vagano per le strade alla ricerca dei “bambini cattivi”, colpiscono con le loro fruste chiunque incontrino.

La leggenda che riguarda queste bizzarre creature è legata a doppio filo alla figura di San Nicolò (San Nicola). Infatti, si narra che in un tempo lontano, alcuni giovani per sopravvivere ai periodi di carestia che affliggeva i loro piccoli paesi sulle montagne, si travestivano ricoprendosi di pellicce e corna di animali e si recavano nei villaggi vicini per derubare le loro scorte.

Dopo un po’ di tempo, questi ragazzi notarono che tra le loro fila c’era un impostore, si trattava di Satana, che ingannò i giovani grazie al suo aspetto. Allora, venne subito chiamato il Vescovo San Nicolò, che si occupò di esorcizzare il maligno.

Una volta sconfitto il Diavolo, il Vescovo si faceva accompagnare lungo le vie dei paesi dai giovani, che travestiti da demoni, non si prodigavano più a razziare, ma bensì a portare doni o a punire i “bambini cattivi” con delle fruste composte da lunghi rami.

La figura del demone può anche essere femminile, in questo caso assume il nome di Krampa.

Il 6 dicembre, si festeggia San Nicola di Bari, Vescovo di Myra. Questa festa, tocca il suo apice durante la sfilata, infatti, dopo il carro da dove il Santo distribuisce dolci e caramelle, arrivano i Krampus armati di verghe e catene, pronti a destare caos e scompiglio.

Tra le numerose sfilate che si svolgono in quel periodo, citiamo quella del comune di Tarvisio (UD) che sta cercando di mantenere questa tradizione fedele alle origini, minacciata ormai da una crescente ondata di aspetti più carnevaleschi. La notte di San Nicolò, il Krampus Bianco esce dalla foresta e guida i suoi malvagi compari, per accompagnare il Santo che esce dalla Chiesa e va per le strade della città, bussando casa per casa e chiedendo ai bambini di comportarsi bene, altrimenti verranno puniti dal Krampus. Una volta terminato il suo peregrinare San Nicolò viene scortato in Chiesa, mentre il suo maligno doppione torna nella foresta in attesa dell’anno seguente.

 

Si ringraziano per le preziose informazioni l’Associazione per i Festeggiamenti di San Nicolò e dei Krampus di Tarvisio.

Le meravigliose immagini sono opera di Fabrice Gallina

 

Autore: Andrea Bevilacqua

Nato ad Ancona nel 1990, Diplomato in Ragioneria presso l'Istituto Tecnico Commerciale "Grazioso Benincasa". Grande appassionato di storia, cultura e scrittura.