La Vara dell’Assunta rappresenta la Festa per eccellenza di Messina. La processione del simulacro della Madonna dell’Assunta è un evento di antica tradizione che si celebrava nella città siciliana già nella prima metà del ‘500 culminando con la splendida festa della processione, il 15 Agosto, della Vara.
La festa dell’Assunta, detta della Bara, chiudeva, in Sicilia, la sequela delle grandi feste religiose, riusciva ad attirare tutte le classi sociali; il mondo aristocratico si trasferiva in autunno nelle tenute di campagna a rinfrescandosi della calura estiva e gioendo della vendemmia. Messina era celebre per la laboriosità e per l’organizzazione e la preparazione della “machina”.
L’ideazione è dovuta probabilmente a diversi studiosi e tecnici locali che a quanto pare l’hanno attribuita a Radese con l’ arrivo a Messina dell’imperatore Carlo V nel 1535 ma, altre fonti l’attribuiscono precedente di un secolo, e probabilmente rinnovata per la visita dell’imperatore. Fonti scritte attestano che lo stravagante scienziato Francesco Maurolico abbia consigliato importanti meccanismi interni. La Vara, è strutturata con una serie di ingranaggi manovrati manualmente, che consentono numerosi spostamenti.
La costruzione è a forma piramidale e vuol simboleggia l’Assunzione in cielo della Vergine Maria. Alla base della piramide nella parte più bassa si trova la tomba della Madonna circondata dagli apostoli.
Al di sopra ci sono gli angeli con in mano dei ramoscelli d’ulivo che girano insieme al sole e alla luna.
Sulle teste degli angeli ci sono altri angioletti e su di essi un globo stellato, a rappresentare il cielo, avvolto dalla fascia dello zodiaco.
Al piano superiore troviamo un cerchio ed ancora altri angeli con al vertice la figura di Gesù Cristo che sostiene sul palmo della mano destra l’Alma Mater.
In altri tempi si usava compiere la processione con tutti i personaggi della Vara viventi.
La “machina” era così imponente che gli angeli viventi nel ‘600 erano oltre 150. Il suo numero si ridusse notevolmente ad un centinaio nel 1842 e intorno al 1866 le persone vennero sostituite con delle statue.
Nel tempo si verificarono alcune disgrazie, la prima durante la processione del 1681 quando la piramide si ruppe, le figure più in alto e quattro angeli crollarono tra la folla ma rimasero prodigiosamente integri.
Nel 1738 si verificò un fatto analogo. Per ricordare questi avvenimenti dietro al Duomo fu edificato un monumento all’Immacolata.
Solo in questi ultimi anni si è ripresa la tradizione inserendo nella processione alcuni personaggi viventi come in passato che ricordano l’autentica origine della processione.
Informazioni sulla Vara di Messina: www.varamessina.it
www.comune.messina.it