Spirito Santo quale dono di ogni esistenza cristiana, perché viene da Dio e ci ricorda le gesta e le parole di Gesù. In questo modo Papa Francesco ha definito lo Spirito Santo, che è anche colui in grado di trasformarci nel profondo. Si tratta quindi non di “un dono divino“, quanto del primo e fondamentale Dono, perché “senza Spirito Santo non c’è relazione con Cristo e con il Padre“.
Lo Spirito Santo ci permette di aprire il nostro cuore a Dio e di percepirne l’infinito amore. Perché se è vero che “siamo solo ospiti e pellegrini nel cammino su questa terra”, lo siamo altrettanto “nel mistero della Trinità“.
“La Chiesa ci invita a implorare ogni giorno lo Spirito Santo, soprattutto all’inizio e al termine di qualsiasi azione importante“. Perché Lui è presente in noi e sempre ci accompagna. E nei momenti in cui siamo stanchi e privi di voglia di pregare, o lo facciamo “come pappagalli con la bocca ma non con il cuore“, è proprio allora che dobbiamo rivolgerci allo Spirito Santo.
Permettiamogli di insegnarci a pregare e come rivolgerci a Dio. Dovremmo chiedergli “Insegnami com’è la strada della fede. Insegnami come amare e soprattutto insegnami ad avere un atteggiamento di speranza“. In questo modo possiamo sperimentare la profonda gioia di percepire l’amore che Dio riserva ai propri figli, grazie alla quotidiana presenza dello Spirito Santo.
Lo Spirito ci permette di incontrare Dio, in questo risiede la sua grande forza, e per questo il buon cristiano deve ricordarsi della sua presenza. Lui non è lontano, ma ci accompagna per aiutarci ed educarci, come per primo fece con gli apostoli. Quando si parla di Spirito Santo non si deve pensare ad un dono esclusivo di monaci o santi, perché esso risiede anche in ogni persona comune, intenzionata ad un sincero dialogo interiore con Dio.
Dobbiamo pensare allo Spirito Santo come quella luce guida che non si spegne mai, non importa se scende la sera, perché esso ci illumina anche quando le chiese sono chiuse e ci ritroviamo soli. La misericordia di Dio ha permesso allo Spirito Santo di sprigionarsi da ciascun fedele, per questo non dobbiamo avere timore di rivolgerci a lui. E senza tale luce, senza quel fuoco, le nostre vite diventano ben più misere e tristi, perché ci sentiamo soli e persi nel buio, quando la chiave per l’amore divino è in realtà lì, di fianco a noi, silenziosa e potente.