In questo periodo di feste mariane, dobbiamo ricordarci che “Maria è con noi in questa prova che colpisce tutta l’umanità”, che affermato dall’arcivescovo prelato di Loreto, monsignor Fabio Dal Cin. Con l’Immacolata Concezione si è dato il via alle feste mariane, che proseguiranno con la Veglia della Venuta e la solennità della Beata Vergine. Il tutto nella cornice del Giubileo Lauretano, iniziato l’8 dicembre 2019, con l’apertura della Porta Santa, che è stato prolungato di altri 12 mesi da Papa Francesco, terminando quindi il 10 dicembre 2021.
La Veglia della Venuta è avvenuta nella notte tra il 9 e il 10 dicembre. Si tratta del momento in cui si ricorda la traslazione della Santa Casa e del “miracolo angelico” che la circonda. La Santa Casa è parte dell’abitazione di Maria, che si racconta essere stata trasportata in volo dagli angeli sul colle loretano, dalla lontana Nazareth.
In memoria di tale miracoloso evento, a Loreto, davanti alla Basilica della Santa Casa, nella piazza centrale, viene acceso un falò. Attorno al fuoco, i fedeli si radunano in preghiera per invocare la protezione della Madonna. L’emergenza sanitaria in atto ha impedito l’accensione rituale del falò, ma i fedele sono stata invitati ad accendere una candela alla finestra, alle ore 20:00, in concomitanza con la Veglia della Venuta e dalla recita del Rosario (anticipato di due ore per l’occasione). Un piccolo gesto per far sentire i fedeli vicini, quanto possibile, in questo momento di difficoltà. Si terrà anche l’abituale uscita della venerata immagine della Madonna sul sagrato della basilica, per portarla alla venerazione dei fedeli.
Le feste mariane proseguono oggi 10 dicembre, con la festa liturgica della Madonna di Loreto. Alle 10, si tiene la solenne celebrazione eucaristica, a conferma della volontà di mantenere vive il più possibile le tradizioni. Monsignor Dal Cin ricorda, in merito agli eventi fondamentali, che “è giusto che restino perché questo è un momento di grande fede, di grande amore verso Dio, verso la Madonna, verso la Chiesa. E l’amore non si ferma in questo tempo di pandemia.”
Tante sono le preghiere rivolte alla Madonna, perché a Lei si affidano gli ammalati, le loro famiglie, gli anziani e tutte le persone che stanno affrontando questo momento da sole. Un posto particolare nelle preghiere di questo periodo è riservato a tutti quelli che operano negli ospedali e si prendono cura dei numerosi malati e sofferenti. L’umanità è sofferente, ma è nella forza della fede e tramite le preghiere che si può custodire quel sentimento di speranza, che spinge a prendersi cura gli uni degli altri ed a superare le più grandi difficoltà. Questo è certo una dei tratti distintivi che da sempre caratterizzano le feste mariane.