Fino 12 febbraio 2023 si potrà assistere ad un percorso espositivo itinerante dal nome “Sulle orme di San Michele Arcangelo. Pellegrini e devoti nell’arte”, a cura di Stefano Papetti, realizzato da Artifex International epromosso dalla Regione Marche e dai Comuni di Loreto, Ascoli Piceno e Senigallia che ospitano le tre tappe della mostra.
Molte volte i numerosi pellegrini e devoti che percorrevano gli itinerari di fede europei sono stati rappresentati da grandi artisti, che ne hanno messo in evidenza i segni caratteristici dell’avvenuto pellegrinaggio, così da poterli riconoscere. Ad esempio, i Santi invocati durante il percorso, come san Rocco e San Giacomo maggiore, venivano rappresentati con le vesti tipiche dei pellegrini al pari dei Santi che nel Medioevo avevano portato la parola di Cristo in luoghi lontani e pericolosi, come san Giacomo della Marca raffigurato sempre con il bordone.
Questa mostra attinge ad un ricco patrimonio iconografico, selezionato da un nucleo di opere, in un percorso tematico che mette in risalto alcuni elementi particolari, come l’abito caratteristico dei pellegrini e le insegne esibite per certificare di aver intrapreso il viaggio verso i lontani luoghi santi.
Le opere scelte sono quasi tutte provenienti dalle collezioni civiche marchigiane, dove non mancano capolavori di autori comeAntonio da Fabriano, Pietro Alamanno, Francesco Guerrieri, Pietro Liberi e Ferdinand Voet che tra il XV e il XVII secolo hanno testimoniato questo fenomeno di culto, dedicando le rappresentazioni soprattutto a san Giacomo Maggiore e san Rocco, patroni dei pellegrini, e raffigurando l’abbigliamento tipico dei devoti sia prima che dopo il periodo della Controriforma.
Questo percorso espositivo ha avuto inizio a Loreto, dove il santuario mariano venne riconosciuto nel 1520 come centro di pellegrinaggio universale al pari di Gerusalemme, Roma e Santiago di Compostela, richiamando così fedeli da tutte le parti del mondo.
Dal 29 luglio la mostra si è spostata ad Ascoli Piceno dove è presente un approfondimento legato alla devozione territoriale, in omaggio al culto micaelico esistente fin dal tempo dei Longobardi. Troverete esposti importanti dipinti e sculture medievali, rinascimentali e barocche che testimoniano la devozione popolare verso la figura di San Michele Arcangelo.
Tra le opere presenti ad Ascoli Piceno da segnalare è la tela di Francesco Cozza, recentemente ritrovata a Roma presso un convento dove era stata nascosta sotto un dipinto moderno per non turbare le monache dalla visione del demonio nudo sconfitto da un vigoroso San Michele Arcangelo.
Il commento dell’assessore alla Cultura della Regione Marche Giorgia Latini: “Questo progetto espositivo, sostenuto dalla Regione Marche attraversa parte della storia della produzione artistica ponendo l’attenzione su aspetti peculiari e pieni di fascino come la grande devozione dei pellegrini raccontata nelle immagini e la figura di San Michele Arcangelo, il difensore della fede che è anche protettore della Polizia di Stato. Accostare i pellegrini, i cui viaggi erano pieni di rischi e attentavano la vita stessa e il santo che per eccellenza combatte il male, significa avviare una riflessione per il tramite dell’arte anche sul presente, su come anche oggi la sfida del bene non sia priva di costi e su che cosa ci spinga ad accettarla. Ma significa anche risalire il passato e la grande tradizione che il culto cattolico ha lasciato nella nostra Regione, con una traccia che per importanza può essere affiancata a Gerusalemme, Roma e Santiago di Compostela”.
Dove poter visitare la mostra:
seconda tappa: Pinacoteca Civica, Ascoli Piceno
terza tappa: Palazzetto Baviera, Senigallia