Papa Francesco: Dio ama anche le nostre debolezze

di Pubblicato in Dal Vaticano, News


Nella messa di questa domenica, la prima del nuovo anno, Papa Francesco ha voluto ricordarci quanto sia infinito l’amore di Dio nei nostri confronti. Lui che si è fatto carne per condividere in tutto la nostra umanità e aprire le porte del paradiso, cerca da sempre di comunicare con noi. Per questo il santo padre ha invitato i fedeli ad aprigli il cuore, per confidare a Lui le “gioie e dolori, desideri e paure, speranze e tristezze, persone e situazioni”.

Illuminante il brano del Vangelo di Giovanni, quando spiega che In principio era il Verbo, ovvero la Parola. E le parole non sono forse fatte per comunicare con gli altri? Per questo Francesco afferma che “Sempre si parla a qualcuno”. Non si parla da soli, ma attraverso le parole si cerca un dialogo con qualcun altro.
” Ora, il fatto che Gesù sia fin dal principio la Parola significa che dall’inizio Dio vuole comunicare con noi, vuole parlarci. Il Figlio unigenito del Padre vuole dirci la bellezza di essere figli di Dio; è ‘la luce vera’ e vuole allontanarci dalle tenebre del male; è ‘la vita’, che conosce le nostre vite e vuole dirci che da sempre le ama. Ci ama tutti. Ecco lo stupendo messaggio di oggi: Gesù è la Parola eterna di Dio, che da sempre pensa a noi e desidera comunicare con noi.”

La prova più grande dell’amore divino per gli uomini si trova proprio in quel suo “farsi carne”, rendersi umano, con tutte le debolezze e fragilità che questo comporta. Perché l’amore di Dio è rivolto anche a quelle fragilità tipiche dell’uomo e di cui non ci dobbiamo vergognare. Anzi, sono proprio quegli aspetti più fragili, in cui Dio riversa in maggior abbondanza il suo infinito amore.

Papa Francesco ha spiegato quanto sia stato atto di fiducia e coraggio il suo rendersi uomo. “è audace, questo: è audace la decisione di Dio. Si fece carne proprio lì dove noi tante volte ci vergogniamo. Entra nella nostra vergogna per farsi fratello nostro, per condividere la strada della vita.”

Venuto tra noi, fattosi uomo e per cosa? Per continuare quel dialogo che ha avuto fin dal principio di tutto le cose. Un vero e proprio desiderio d’intimità con gli uomini, ecco cosa vuole Dio. Per questo l’invito sincero del santo padre è di aprirgli il cuore per raccontargli tutto. “E senza timore invitiamolo da noi, a casa nostra, nella nostra famiglia, e anche – ognuno conosce bene – invitiamolo nelle nostre fragilità. Invitiamolo che lui veda le nostre piaghe. Verrà e la vita cambierà.”

Autore: Redazione