Dopo la pausa estiva, Papa Francesco è tornato di recente a celebrare la Messa nella Casa di Santa Marta con un invito ben preciso: fare un esame di coscienza tutte le sere perché è d’aiuto ai cristiani.
Il suo messaggio parte dalla Prima lettera di San Paolo ai Corinzi in cui l’apostolo li esorta a vivere seguendo il pensiero di Cristo in un percorso di vita dettato dallo Spirito Santo perché solo esso è in grado di farci “conoscere” Gesù e ad avere la sua stessa pura coscienza.
Rappresenta un invito alla preghiera per capire se durante la giornata, le nostre azioni e i nostri pensieri sono stati mossi dallo “Spirito di Dio” oppure dallo “Spirito del Mondo”.
Il Santo Padre ha continuato dicendo che queste due tipologie di Spirito si scontrano in un “contrasto” spirituale del cuore umano dove da una parte siamo portati ad avere un senso di carità e di fraternità mentre dall’altra può prevalere la vanità, l’invidia e l’orgoglio.
In questo esame di coscienza quotidiano bisogna riflettere su quali siano quelle tentazioni che ci distaccano dallo Spirito di Dio per vincerle ed essere vincitori proprio come Gesù.
In conclusione Papa Francesco aggiunge che l’essere umano per natura è fragile ma in questo combattimento spirituale possiamo capire se a fine giornata siamo stati capaci di imitare Gesù oppure se ha prevalso quel senso di vanità, superbia.
Avere la cognizione di cosa sta accadendo nei nostri cuori, aggiunge, significa essere Figli di Dio perché come ci narra la Bibbia, solo gli animali vivono seguendo il proprio istinto.