Barnaba, in origine Giuseppe di Cipro, nacque sull’ isola di Cipro da una famiglia di origine levitica emigrata a Cipro. Si recava spesso a Gerusalemme, forse per la sua discendenza levitica.
Barnaba è stato un apostolo e tradizionalmente è considerato il primo vescovo di Milano. È venerato come santo dalla chiesa cattolica e da quella ortodossa. La sua ricorrenza si celebra l’11 giugno.
Dalla testimonianza degli Atti degli Apostoli risulta che dopo la Pentecoste decise di vendere tutti i suoi beni e di offrire il ricavato alla neo Chiesa cristiana che stava sorgendo proprio in quel periodo.
Ricevette il battesimo e prese così il nome di Barnaba, ovvero “figlio dell’esortazione” o anche “figlio della consolazione“.
Diventò in breve tempo un membro importante della comunità cristiana. Proprio Barnaba si fece garante di Saulo di Tarso, conosciuto come il persecutore dei cristiani, che si era convertito sulla via di Damasco e che divenne poi uno dei maggiori sostenitori del cristianesimo con il nome di San Paolo.
La vita di Barnaba è segnata da molti eventi importanti come l’inizio delle prime conversioni di cristiani ad Antiochia. In questa città infatti ebbe grande successo come predicatore, al punto da essere in “competizione” con la Chiesa di Gerusalemme.
Paolo e Barnaba, soddisfatti di come procedevano nella predicazione, decisero di evangelizzare altri popoli. Partirono da Antiochia assieme anche a Giovanni Marco, un parente di Barnaba che diventerà poi san Marco l’Evangelista.
Nei loro viaggi si recarono a Cipro ed in Asia Minore. In Panfilia, a Perge, per un diverbio Marco si distaccò dai suoi compagni. Dopo questo viaggio non privo di problemi Paolo non chiese più a Marco di aggregarsi nei loro viaggi missionari.
Intorno al 50 Barnaba e Paolo si ritrovarono a Gerusalemme in una disputa riguardo alla “circoncisione”. La disputa consisteva sul fatto se fosse giusto o no circoncidere i pagani convertiti. Per questo venne convocato il “Concilio degli Apostoli” che decise sulla non necessità della circoncisione. I due Apostoli da questo momento separarono per sempre nei loro viaggi apostolici.
Barnaba e Marco partirono per l’Isola di Cipro che li porterà poi nel suo viaggio in Italia. Mentre Paolo e Sila partirono per l’Asia.
Dalle testimonianze dei cataloghi bizantini Barnaba si recò in un primo tempo a Roma con Pietro. In seguito si spostò verso il nord d’Italia fondando una Chiesa a Milano.
La Leggenda
Seguendo le orme di una leggenda milanese Barnaba arrivò a Milano il 13 marzo del 53. Con i suoi passi la neve attorno a lui si sarebbe sciolta ed al suo posto sarebbero spuntati dei fiori. A Milano evangelizzò, convertì e battezzò moltissime persone. La città di Milano divenne diocesi.
La sua opera di evangelizzazione continuò con i suoi viaggi fino a Salamina. Qui venne catturato e lapidato dai giudei nell’anno 61. La leggenda narra che nel momento del martirio stringesse in mano il Vangelo di Matteo.
Le Opere dell’Apostolo
Si ritiene che alcuni scritti apocrifi siano opera di Barnaba. A lui infatti è attribuita la paternità della cosiddetta Lettera di Barnaba ed alcuni biblisti pensano che di sua paternità sia anche la Lettera agli Ebrei. Esistono tuttavia opere apocrife come gli Atti di Barnaba e il Vangelo di Barnaba.
Il Culto dell’Apostolo
Sia la Chiesa cattolica che quella ortodossa commemorano San Barnaba il giorno 11 giugno. Nei secoli passati si festeggiava a Milano la primavera il giorno 13 marzo corispondente all’ entrata di Barnaba a Milano.
La testa del santo riposa presso la Chiesa di Santa Maria di Grado, collegata al Conservatorio di Santa Rosa da Lima a Conca dei Marini in provincia di Salerno. Mentre un braccio del santo è custodito Basilica di San Barnaba a Marino, in provincia di Roma.