San Bernardino da Siena nasce nel 1380 a Massa Marittima, con il nome di Bernardino degli Albizzeschi. A 6 anni rimase orfano e fu preso in cura dalle zie, che abitavano a Siena e gli permisero di condurre una vita agiata e dedita agli studi.
A ventidue anni prese i voti sacerdotali, iniziando quella che sarà una delle “carriere” da predicatore più attive e popolari del Quattrocento. San Bernardino fu un frate francescano dalle grandi doti oratorie e dalla profonda conoscenza teologica; ispirato dagli studi religiosi fu in grado di inserire passi e novelle morali all’interno delle sue prediche. Fulcro di tali prediche era spesso la devozione al Santissimo Nome di Gesù.
Tale fu l’impatto delle sue predicazioni da risultare una vera e propria spinta per il rinnovamento sia del movimento francescano, quanto per l’intera Chiesa cattolica italiana.
Pur viaggiando spesso per portare la parola di Dio, San Bernardino orbitò per lungo tempo a Siena, dove, nel 1425, arrivò a tenere una predicazione per sette settimane, ogni giorno. Essendo molto esplicito nelle predicazioni e spesso accusatorio verso i più spregiudicati modi di agire per raggiungere la ricchezza non mancò di farsi dei nemici.
Tali ostilità, in particolare da parte di ricchi imprenditori (i quali per il santo dovevano essere dotati di quattro grandi virtù, ovvero efficienza, responsabilità, laboriosità, assunzione del rischio) e usurai, lo portarono ad un processo per eresia da parte della Santa Inquisizione, nel 1427, da cui venne però prosciolto da ogni accusa. Anzi, tale evento riuscì soltanto a mettere in miglior luce San Bernardino negli ambienti ecclesiastici e tra la popolazione.
Concentrato nell’opera da missionario e predicatore, rifiutò in diverse occasioni la carica di vescovo. Nel 1450, a soli 6 anni dalla sua morte, papa Niccolò V lo proclamò santo. La sua memoria liturgica cade ancora oggi il 20 maggio, giorno della sua morte.
San Bernardino da Siena è patrono Carpi, città in cui si fermò spesso per le sue predicazioni. E da circa 500 anni, la città onora il santo con un celebrazione in suo onore il 20 di maggio. Tale festa ha da sempre unito lo spirito religioso a quello laico. Infatti, la grande affluenza di persone per tale occasione, già del passato, favoriva momenti di incontro e scambi commerciali. Nei secoli, soprattutto in tempi più recenti, la festa di San Bernardino ebbe una fase discendente, ma da qualche decennio, grazie alla volontà di alcuni dediti carpigiani ha conosciuto un vero e proprio rilancio.
Anche quest’anno, come il precedente, a causa della pandemia da coronavirus, la festa del 20 maggio a Carpi subirà delle limitazioni. La processione del busto reliquiario del Santo patrono (dalla chiesa di San Bernardino da Siena alla Cattedrale) sarà effettuata dai soli Canonici della Cattedrale, senza la partecipazione popolare. Ai fedeli sarà però consentito attendere il passaggio del busto, nelle varie tappe previste dal percorso: la chiesa dell’Adorazione in via San Bernardino, la casa natale del Beato Odoardo Focherini, il Municipio, la lapide commemorativa dei sedici martiri trucidati nell’agosto del 1944 e infine la Cattedrale.
Alle 20:30, in Cattedrale, il Vescovo Erio Castellucci presiederà la Santa Messa, alla presenza delle autorità civili e militari, nel rispetto delle norme sanitarie. La Santa Messa sarà trasmessa in diretta su TvQui (canale 19 e streaming su tvqui.it)