San Gerlando di Agrigento

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Gerlando di Agrigento di origini franco-normanne nacque a Besançon nel 1030 circa. Diventò vescovo di Agrigento nel 1088. E’ il santo patrono di Agrigento e della città di Porto Empedocle.

San Gerlando viene venerato come santo dalla Chiesa cattolica a partire dal 1159. Le sue reliquie sono custodite in un’urna d’argento di squisita fattura nella cattedrale di Agrigento.

Gli abitanti di Agrigento fedeli al santo patrono invocano ancor oggi il suo nome a protezione dei disastri naturali. “San Gerlando difendici dai danni”, come terremoti, tempeste e fulmini e calamità di ogni genere.

Difatti San Gerlando venne invocato caldamente in seguito alla frana del 19 e 20 luglio 1966, che distrusse numerose costruzioni della città siciliana. Fortunatamente la frana non fece vittime tra la popolazione e proprio per questo la popolarità del santo crebbe a dismisura.

Al vescovo Gerlando si deve la riorganizzazione della diocesi di Agrigento dopo la lunga occupazione musulmana che durò dall’829 al 1086. Venne nominato capo dei contabili della Schola Cantorunt nella chiesa di Mileto dal conte di Sicilia.

Dopo la riconquista di Agrigento dagli arabi ed il ritorno della supremazia ecclesiastica il vescovo Gerlando fu nominato vescovo della città nel 1088. La sua consacrazione avvenne a Roma da Urbano II con la bolla pontificia del 1098.

Il rinnovamento e la riorganizzazione della comunità cristiana di Agrigento riportò in sei anni la comunità a costruire l’episcopio e la cattedrale, dedicati alla madonna e a san Giacomo.

Diede ordine di fortificare il castello di Agrigento, che allora si chiamava Girgenti, di derivazione araba. San Gerlando partecipò al convegno di Mazara del Vallo del 1098. In questo convegno si giunse ad un accordo tra i vescovi ed il conte Ruggero I per la ripartizione delle decime.

Gerlando morì il 25 febbraio del 1100, le sue reliquie vennero traslate per opera dei diversi vescovi agrigentini dal 1159 al 1264.

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Autore: Franco Collodet

Sociologo e scrittore. Studi specialistici in Scienze Storico-Antropologiche delle Religioni. Master presso la Scuola Superiore di Filosofia Orientale e Comparativa di Rimini. Esperto dei cammini religiosi in Europa e in Medio Oriente.