San Giustino è un santo vissuto nel V secolo e venerato dalla Chiesa cattolica, ed è tradizionalmente considerato il primo vescovo ed evangelizzatore della città di Chieti. La sua data di nascita è sconosciuta, mentre quella della morte è individuata al 540.
Le notizie su San Giustino sono poche e tardive; iniziano ad apparire solo nel XV secolo. L’immagine più antica che lo ritrae è un affresco del XIII secolo, rinvenuto soltanto negli anni ’70 nella tribuna laterale della cripta della Cattedrale, dorante i restauri.
Il primo a citarlo e scrivere delle sue passio è Girolamo Nicolino di Chieti. Il Nicolino pur non arrivando a datare la morte del santo, ha riportato come il corpo di San Giustino sarebbe stato sepolto nella cattedrale dedicata a Santa Maria Assunta, sorta sopra un tempio romano.
In seguito al sacco di Pipino il Breve dell’801 (che distrusse la cattedrale e la maggior parte dei documenti ecclesiastici), l’edificio fu consacrato a San Tommaso. Infine, almeno dall’XI secolo, la cattedrale di Chieti è infatti titolata a San Giustino, e da quell’epoca provengono i primi documenti sulla sacra struttura.
Il periodo in cui San Giustino gestì la diocesi di Chieti (la fine del IV secolo), divenendone il primo vescovo, combaciò con il momento di diffusione dell’eresia ariana e con le invasioni barbariche di Goti e Bizantini. Anni tumultuosi, in cui i cittadini si facevano guidare dai loro carismatici pastori, mentre le istituzioni statali venivano meno. Le leggende e le storie sul conto di San Giustino di Chieti lo raccontano in grado di compiere miracoli di guarigione, tra cui quella di uno storpio e di una cieca.
Le reliquie del santo sono ancora conservate nel Duomo di Chieti, all’interno di un’urna posta nella cripta. Il braccio in particolare gode di molta venerazione tra i fedeli, grazie anche alle storie che lo vedono protagonista di diversi miracoli. Tra gli altri, quello del 593, che vede il “santo Braccio” (come lo chiamano i devoti) portato in processione per respingere una pericolosa invasione di cavallette.
Nel Martirologio Romano la ricorrenza segnata per il ricordo di San Giustino è il 1° gennaio, ma a Chieti, città di cui è patrono, fu prima spostata al 14 gennaio, mentre oggi viene festeggiato l’11 maggio.