A Vibo Valentia, ogni 1° marzo, la città si raccoglie per celebrare San Leoluca, il suo santo patrono, una figura che ha attraversato i secoli con il fascino della santità, della dedizione e di un mistero che ancora oggi incuriosisce e appassiona. La sua storia è quella di un monaco semplice e devoto, nato a Corleone nell’820, che trovò nella Calabria la sua terra spirituale, consacrando la sua vita alla preghiera e alla protezione della comunità. Ma ciò che rende la sua festa così affascinante è il legame con un simbolo enigmatico e venerato: il Cristo Nero.
La tradizione vuole che, durante la processione in onore di San Leoluca, a Vibo Valentia venga portato anche un crocifisso scuro, antico e ricco di significato. Il Cristo Nero, conservato nella Chiesa di Santa Maria Maggiore e San Leoluca, è un’icona che da secoli accompagna i momenti più solenni della città, considerato un segno di protezione, un richiamo al sacrificio e alla resilienza di un popolo che ha sempre affrontato le avversità con fede e coraggio. Ma perché proprio un crocifisso nero? Alcuni dicono che il suo colore scuro derivi dal tempo e dall’usura, altri parlano di un’origine misteriosa, legata a eventi inspiegabili e a prodigi tramandati nei racconti popolari.
La festa di San Leoluca diventa così un intreccio tra storia, fede e tradizione, dove il sacro incontra il mistero. La processione attraversa le vie della città con la statua del santo e il Cristo Nero, seguita da una folla di fedeli e curiosi che si uniscono in preghiera e meraviglia. È un momento carico di emozione, in cui si percepisce il peso della storia e della devozione popolare, un evento che va oltre il semplice rito religioso per diventare un vero e proprio simbolo di identità collettiva.
Ma le celebrazioni non si fermano alla spiritualità. Le strade si riempiono di vita, con le bancarelle, i profumi della cucina calabrese, la musica che accompagna la festa e l’entusiasmo di un popolo che non dimentica le sue radici. Tra fede e leggenda, San Leoluca continua ad essere il custode di Vibo Valentia, un punto di riferimento che lega il passato al presente, un santo che, con il misterioso Cristo Nero al suo fianco, veglia sulla sua gente come ha sempre fatto nei secoli.
