San Petronio è stato l’ottavo vescovo di Bologna, città di cui ancora oggi è patrono. La sua presenza è attesta nell’Elenco Renano (antica lista di vescovi bolognesi), e guidò la diocesi da in un periodo che si colloca tra il 431 e il 450 circa, anno presunto della sua morte. San Petronio è venerato in tutte le Chiese che ammettono il culto dei santi.
Petronio viene descritto da Gennadio di Marsiglia come un uomo di santa vita. Si dedicò agli studi monastici fin dall’adolescenza, fattore che unito alla disposizione caratteriale lo spinsero a sviluppare una forte razionalità e cultura. Si presuppone sia nato in una famiglia benestante, che ne avrebbe agevolato l’accesso agli studi. Gli studi monastici lo allontanarono dalla carriera politica e amministrativa, portandolo alla via del sacerdozio, che a sua volta lo portò alla dignità episcopale.
Eppure, fino al 4 ottobre 1141, giorno del ritrovamento delle sue spoglie, non si trovano altre menzioni a San Petronio. In ambito benedettino, una “Vita del santo” in latino viene redatta nella seconda metà del XII secolo (intorno al 1180), senza però poggiarsi su nessun fatto storicamente verificabile. Si parla di Petronio come di un uomo di origine greca, esattore delle imposte per l’impero, inviato a Roma presso Papa Celestino I per partecipare alla disputa su un’eresia. Necessitando di un nuovo vescovo, Celestino sceglie Petronio in seguito ad un suggerimento avuto in sogno da San Pietro. Giunto a Bologna, Petronio trova una città devastata a causa delle invasioni barbariche. Grazie a lui la città risorge e partecipa in particolare alla costruzione del complesso di Santo Stefano, dove in seguito sarà seppellito. In seguito, nella Vita del santo scritta in volgare alla fine del XII secolo, altri elementi legati alle vicende politiche bolognesi si aggiungono alla sua storia. Tali vicende ne consacrano il ruolo di ricostruttore di Bologna.
Già a metà del XIII secolo (probabilmente nel 1253), San Petronio viene eletto alla dignità di principale patrono cittadino del libero Comune di Bologna. Nel 1390 inizia la costruzione della grande Basilica a lui intitolata, in Piazza Maggiore, che ancora oggi è il suo principale santuario. Accettando la richiesta dei canonici di San Petronio, papa Benedetto XVI fece traslare la testa del Santo nella Basilica. Il resto del corpo del patrono bolognese raggiunse il capo solo nel 2000.
La tradizionale iconografia vede San Petronio raffigurato con le vesti episcopali in età avanzata, dando al vescovo la lunga barba bianca, simbolo di saggezza per molti vescovi. Si contraddistingue per il modellino della città di Bologna che tiene in mano o è posto ai suoi piedi, come simbolo della ricostruzione da lui attuata. San Petronio viene ricordato il 4 ottobre, giorno in cui viene celebrato con una gran festa nella città di cui è patrono da secoli.