San Valentino è un nome molto conosciuto, soprattutto per l’aspetto profano legato alla sua festa dedicata a tutti gli innamorati, ma questo santo importante per la fede cristiana ha un posto molto di rilievo in particolare a Terni, città in cui nacque, visse ed ancora oggi è sepolto, e di cui è patrono. Le prove di questo sono state rinvenute durante gli scavi effettuati sotto la Basilica di San Valentino, finanziati dal comune nel 1605, che portarono alla luce un’arca marmorea, contenente una cassa di piombo, dentro la quale fu rinvenuto il corpo di San Valentino, con sopra la relativa iscrizione marmorea. Le ossa principali del corpo erano intatte, tranne per il cranio, separato dal corpo.
Fu il vescovo di Terni, Monsignor Onorati a convincere la Santa Sede per ottenere il permesso di effettuare gli scavi, e dopo quella scoperta, il generale sentimento di amore verso San Valentino (che vantava già un culto ben diffuso in città) si rafforzò in in tutta la popolazione. In segno di devoto rispetto, “le reliquie furono racchiuse in un’urna di cipresso foderata in rosso che fu suggellata e ricoperta poi con un panno trapunto d’oro”.
In seguito a questo avvenimento, quando la Sacra Congregazione dei Riti stabilì (nel 1642) che ogni città vantante più di un santo patrono doveva eleggerne soltanto uno, fu naturale per i cittadini di Terni scegliere San Valentino (che era in lizza con San Anastasio Confessore e San Procolo). Da allora, San Valentino fu unico patrono di Terni e, nella basilica a lui dedicata, si può ancora visitare l’urna con i suoi sacri resti, posta sotto l’altare maggiore, meta di numerosi pellegrini che vengono a pregare il Santo Patrono degli Innamorati. A Terni, oltre che per questo ben noto ruolo, San Valentino è stato spesso invocato per chiedere la protezione delle famiglie e della città stessa, e per dare conforto ai malati.
A distanza di secoli, la festa per San Valentino (che cade ovviamente il 14 febbraio), è un momento di grandissima partecipazione cittadina, durante il quale Terni lascia da parte la normale confusione quotidiana fatta di rumori, frettolosità dei passanti e frenetico operare, lasciando spazio a un momenti di silenzio e riflessione. La città rallenta al punto da sembrare fermarsi, mentre nelle chiese succedono le varie celebrazioni e solennità in onore di San Valentino patrono, con numerosi pellegrini fedeli in visita alla Basilica con le spoglie del santo. Durante il pontificale del vescovo, anche le autorità cittadine, in segno di rispetto rendono omaggio a San Valentino, primo vescovo di Terni e amato patrono.