Isidoro l’Agricoltore conosciuto anche come Isidoro Agricola, o Isidoro Lavoratore, nacque a Madrid nel 1080. Fu un agricoltore spagnolo a lui vennero attribuiti fatti miracolosi e perciò venne canonizzato dalla Chiesa cattolica nel 1622.
Isidoro nato in terra madrilena da giovanissimo cominciò a lavorare nei campi. In seguito alla conquista della città Isidoro si trasferì a Torrelaguna dove sposò una giovane donna Maria Toribia, che venne anch’essa in seguito beatificata.
Isidoro consacrò tutta la sua vita al lavoro ed alla preghiera. Molti sono i miracoli che gli vengono attribuiti, i più famosi sono il celebre miracolo del pozzo. Dalle ricostruzioni sembra che Isidoro sia riuscito con la preghiera a far risalire le acque del pozzo, riuscendo a salvare la vita ad un bambino che vi era scivolato in fondo. Altrettanto noto il miracolo degli angeli che avrebbero arato un campo per lui per lasciargli il tempo di pregare.
Papa Paolo V beatificò Isidoro il 2 maggio del 1619, che in seguito venne canonizzato il 12 marzo 1622 da papa Gregorio XV. Le sue reliquie vennero traslate prima a Madrid nella Cappella del Vescovo, in seguito nella chiesa di sant’Andrea e poi ancora nella Collegiata di sant’Isidoro.
La venerazione di sant’Isidoro è particolarmente sentita in Spagna ma anche in molte cittadine della Sardegna.
Sant’Isidoro è conosciuto come protettore dei raccolti in alcuni borghi rurali. A Testa dell’Acqua, vicino a Noto, viene festeggiato per un’intera settimana, con giochi della tradizione contadina.
Gli stessi festeggiamenti avvengono a Mandas nei pressi di Cagliari, la seconda domenica di maggio. Mentre a Nuraminis la prima metà di maggio. Il santo dentro al suo simulacro viene portato in processione per le stradine del paese, seguito dalla tradizionale processione di “traccas“, i carri tradizionali dei campi che richiamano momenti di vita quotidiana dei secoli scorsi. Questi carri sono condotti da persone del paese che con vesti tradizionali riuniscono tutta la comunità.
In Sardegna i festeggiamenti del santo avvengono anche a Nuoro, la seconda domenica di maggio nel quartiere di Séuna. Il luogo è abitato perlopiù da contadini, che portano la statua in processione sul carro trainato da buoi.
Altre sfilate con i carri trattori ed altri mezzi agricoli e la statua lignea del santo avvengono nel piccolo comune di Borore nei pressi di Nuoro. Ma anche a Samugheo vicino ad Oristano, la seconda domenica di maggio.
A Sindia vicino a Nuoro san Isidoro viene festeggiato insieme a san Giorgio e al santo Arcangelo Raffaele.
Sempre nelle vicinanze di Nuoro a Atzara, un antico borgo, viene festeggiato la domenica di maggio. Qui i festeggiamenti religiosi avvengono dopo la santa messa con la processione in costume sardo.
Sempre in Sardegna ma questa volta a sud e precisamente a Serramanna viene festeggiato il 13 maggio. Una processione fa il giro delle vie del paese, comincia dalla chiesa di San Leonardo con i cosiddetti carri tradizionali sardi “traccas” addobbati di tutto punto.
In altre località della Sardegna san Isidoro viene festeggiato in altri periodi dell’anno. A Tempio Pausania nei pressi di Sassari, ogni prima domenica di settembre. Qui la processione passa per le vie cittadine con presenza di carri trascinati da buoi. La messa viene celebrata dopo la processione e vengono benedette e distribuite le spighe di grano, simbolo ed augurio di prosperità
Nella seconda metà dell’anno, esattamente la terza domenica di agosto, viene festeggiato a Teulada nei pressi di Cagliari. La processione del santo parte dalla chiesa rurale di Sant’Isidoro a Tuerra. Precede la sagra di Sant’Isidoro, con manifestazioni folkloristiche provenienti da diversi paesi del Sulcis e dell’isola Sarda.
Sant’Isidoro è patrono di dei braccianti e dei contadini.