La festa di Santa Francesca Romana cade il 9 marzo di ogni anno nel calendario liturgico cattolico romano. In questo giorno, si celebra la sua vita e le sue opere, e si ricorda la sua devozione verso i poveri e i malati.
Santa Francesca Romana, anche nota come Santa Francesca di Roma, è stata una religiosa italiana vissuta nel XIV secolo. Nata nel 1384 a Roma da una nobile famiglia, sposò a quindici anni il patrizio Lorenzo Ponziani e visse con lui per trent’anni. Durante questo periodo, Francesca si dedicò all’assistenza dei poveri e dei malati, usando la sua ricchezza per aiutare coloro che si trovavano in difficoltà.
Dopo la morte del marito, Francesca decise di entrare nel Terzo Ordine di San Francesco e di dedicarsi completamente alla vita religiosa. Nel 1425 fondò l’ordine delle Oblate di Santa Francesca Romana, un’organizzazione che si dedicava all’assistenza dei malati e dei bisognosi, e che esiste ancora oggi. Santa Francesca Romana è stata canonizzata nel 1608 da Papa Paolo V, ed è considerata la patrona di molte associazioni di volontariato e di assistenza sociale.
Una curiosità interessante su Santa Francesca Romana riguarda il suo rapporto con la città di Roma. Si narra infatti che durante un’epidemia di peste che colpì la città nel 1413, Francesca si dedicò personalmente all’assistenza dei malati e dei morenti, rischiando la propria vita. Si dice che durante una delle sue visite, Francesca avesse portato con sé dell’acqua benedetta, che aveva distribuito ai malati. Miracolosamente, i malati che avevano bevuto quell’acqua erano guariti, e il miracolo venne attribuito all’intercessione della santa.
Riguardi alla spiritualità di Francesca, che era molto devota al Sacro Cuore di Gesù, si dice che, durante le sue preghiere, vedesse il cuore di Cristo che le parlava. Questa visione la spinse ad adottare uno stile di vita ancora più austero e penitente.
Infine, è interessante notare che Santa Francesca Romana, nonostante fosse una donna molto religiosa, non rinunciò mai completamente alla sua vita familiare e mondana. Infatti, si dice che durante la sua vita religiosa continuasse a vestirsi con abiti pregiati e ad usare gioielli, simbolo del suo passato di nobildonna. Questo fatto ha contribuito a farla apprezzare come un esempio di equilibrio tra vita religiosa e vita secolare.