Jeanne d’Arc ossia Giovanna d’Arco, nacque a Domremy, in Lorena, Grand Est della Francia nel 1412, da una famiglia di contadini cattolici molto umili.
Giovanna sapeva cucire e filare ma non leggere e scrivere. Sin da giovanissima sentì una chiamata a seguire la volontà divina e a soccorrere la patria dall’occupazione straniera.
Durante la guerra dei cento anni, ci furono lotte fratricide fra Europei e il susseguirsi di vari conflitti tra Regno di Francia e Regno di Inghilterra tra il 1337 e il 1453 circa. Quando gli inglesi, occupata Parigi, assediarono Orléans, divampò la riscossa dei francesi che, con Giovanna D’Arco, liberarono la città dall’assedio inglese e incoronarono re di Francia Carlo VII.
Il re decise così di trattare con gli inglesi e Giovanna continuò la sua lotta contro questi anche senza l’appoggio della corona francese.
Nel 1430 fu catturata dai Borgognoni, alleati degli inglesi, imprigionata e condannata per eresia e stregoneria dal tribunale dell’Inquisizione. Ella fu arsa viva nella piazza di Rouen il 30 maggio 1431.
L’inchiesta avviata sul processo inquisitorio riabilitò la figura della Santa che fu beatificata nel 1909 da Papa San Pio X e canonizzata nel 1920 da papa Benedetto XV.
Nelle raffigurazioni pittoriche e scultoree d’arte, Santa Giovanna d’Arco viene spesso rappresentata con degli emblemi tra cui la spada, e non a caso, se si considera che la sua vita ci interpella su tematiche come quella della legittima difesa di una nazione, sulla giustizia e sulla pace.
La sua grande fede in Gesù e Maria la rese forte, salda, coraggiosa e determinata, pronta a guidare le truppe per liberare Orléans dall’invasione degli inglesi. La spedizione con lei in testa ebbe successo e cosi altre spedizioni sempre da lei capitanate. E mentre l’entusiasmo popolare nei suoi confronti cresceva, l’ambiente maschilista di corte, dell’esercito e della chiesa, iniziò a sospettare di lei. Cosi accadde che, quando Giovanna rimase ferita durante un attacco a Parigi, gli entusiasmi cominciarono a placarsi, tanto che, catturata dagli inglesi, neanche il re di Francia fece molti sforzi per ottenere il suo rilascio, anzi ella fu venduta a questi. Condannata e arsa viva morì atrocemente invocando il nome di Gesù.
Un funzionario inglese, commentando l’avvenimento, disse: “siamo perduti abbiamo messo al rogo una santa”.
Giovanna d’Arco fu una semplice ragazza di umili origini con una profonda fede in Gesù e Maria e alla sua fede rimase fedele nonostante tutto e tutti.
Scrisse Papa Benedetto XV nel 1920, nella lettera di canonizzazione: “Adesso perciò gli sguardi di tutti i cristiani si volgano alla nuova Santa, la quale, per eseguire gli ordini divini, abbandonò la famiglia, lasciò le occupazioni femminili, imbracciò le armi e guidò i soldati alla battaglia: non temette poi le minacce di morte né l’ingiusta sentenza, che la condannava ad essere bruciata. Sapendo di essere innocente, e non eretica, strega, apostata e recidiva, circondata dalle fiamme, offriva preghiere e suppliche e ripeteva di aver fatto tutto per volontà di Dio, finché, trovando forza nel vedere la croce, rese lo spirito”.
Feste a lei dedicate:
In Francia dove Santa Giovanna d’Arco è patrona si celebrano numerose feste che ne commemorano la vita. In particolare a Rouen, dove ella morì e a Orléans dove la santa è venerata come patrona.