Santa Lucia, la portatrice di Luce (e giocattoli)

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Nata a Siracusa nell’anno 281 da una famiglia nobile e ricca, Lucia rimase orfana di padre da bambina e venne educata nella religione cristiana dalla madre.

Devota al Signore, Lucia decise di preservare la sua verginità, tendando in ogni modo di non sposarsi. Andando in pellegrinaggio verso Catania con la madre ottenne per lei la grazia, vista che era malata.

Tornate a Siracusa la madre le permise di percorrere con un lanterna in capo, gli angusti cunicoli delle catacombe per distribuire ai bisognosi il denaro ricavato dalla vendita della sue ricchezze.

Il pretendente da lei respinto le giurò vendetta e si presentò al proconsole romano Pascasio accusandola di essere seguace della religione cristiana e perciò ribelle agli dèi ed a Cesare.

La martirizzarono il 13 dicembre del 304, fu cosparsa di olio, messa su legna e torturata col fuoco, ma le fiamme non la scalfirono. Infine messa in ginocchio e finita con la spada per decapitazione.

La leggenda vuole che a S. Lucia venissero cavati gli occhi perché “portatrice di luce”, ossia di speranza, di spirituale visibilità e cambiamento e che le fossero subito restituiti dal Signore. Per questo motivo e per il nome stesso che significa Luce, essa è invocata come protettrice degli occhi.

La salma fu sepolta nelle Catacombe, dove sei anni dopo sorse un maestoso tempio a lei consacrato.
E’ patrona di Siracusa, ma il giorno 13 dicembre viene festeggiato anche in molte parti del nord Italia dove i bambini ricevono doni e dolciumi lasciati dalla Santa.

Si dice che il giorno di Santa Lucia sia il giorno più lungo che ci sia, infatti la sua festa cade in prossimità del solstizio d’inverno.

Preghiera a Santa Lucia: Esaudiscici, o Dio, nostro Salvatore, affinché, come ci rallegriamo per la festa della tua beata Lucia vergine e martire, così siamo ammaestrati nell’affetto della pia devozione.

Autore: Redazione