Santa Sperandia e il pellegrinaggio alla grotta Sacra di Cingoli

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Santa Sperandia è una figura venerata e amata a Cingoli, una cittadina marchigiana che conserva con orgoglio la memoria di questa santa, la cui vita è intrecciata con miracoli e profonde esperienze spirituali. Nata a Gubbio intorno al 1216, Sperandia scelse di consacrare la sua vita alla preghiera, entrando nel monastero benedettino di Santa Maria Maddalena a Cingoli, dove visse fino alla morte nel 1276.

Uno degli aspetti più suggestivi legati al culto di Santa Sperandia è la grotta a lei dedicata, situata su una collina alle porte della città. Questo luogo sacro è raggiungibile solo a piedi, percorrendo una scalinata di 430 gradini che si inerpica tra il verde, offrendo una vista panoramica mozzafiato sulla campagna marchigiana. La grotta è considerata un luogo di grande raccoglimento spirituale, dove i fedeli si recano per pregare e riflettere, immersi in un’atmosfera di pace e devozione.

L’ultima domenica di agosto, la grotta diventa il fulcro di un importante pellegrinaggio che richiama numerosi devoti da tutta la regione. Questo evento annuale rappresenta un momento di grande partecipazione e comunità, in cui i fedeli si riuniscono per onorare la santa. Il pellegrinaggio è un’esperienza toccante, che si snoda lungo il sentiero che porta alla grotta, culminando in una messa solenne celebrata proprio all’interno del sacro anfratto. Questa tradizione, che affonda le radici nella storia di Cingoli, rappresenta un momento di profonda connessione con la spiritualità di Santa Sperandia e con la natura circostante.

Oltre al pellegrinaggio di fine agosto, la festa della santa viene celebrata l’11 settembre, con una serie di riti religiosi che coinvolgono l’intera città. La comunità di Cingoli si stringe attorno al monastero di Santa Sperandia, dove il corpo incorrotto della santa è custodito nella cripta, meta di continue visite da parte di pellegrini e devoti.

Santa Sperandia è una figura che continua a ispirare fede e devozione, non solo per i suoi miracoli, come quello delle ciliegie maturate fuori stagione, ma anche per la sua vita di carità e penitenza. La grotta e il pellegrinaggio ad essa legato rappresentano una testimonianza viva di come il culto di Santa Sperandia sia profondamente radicato nella cultura e nella spiritualità di Cingoli, unendo sacro e natura in un’esperienza unica e indimenticabile.

Autore: Redazione