Sant’Andrea apostolo

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Venerato dalla Chiesa cattolica e da quella ortodossa Sant’Andrea apostolo di Gesù Cristo è conosciuto come il Primo chiamato, fratello di Pietro apostolo. Stando a quanto riportato nel Nuovo Testamento, Sant’Andrea nacque a Betsaida nel 6 a.C., sulle rive dell’omonimo lago. Di mestiere pescatore, come suo fratello Pietro, fu invitato da Gesù a diventare pescatore d’uomini, da intendersi soprattutto come pescatore d’anime. Primo nel riconoscere il Messia, Sant’Andrea lo presentò al fratello, e con lui seguì poi Gesù, affermando così la sua vocazione apostolica. In precedenza fu discepolo di Giovanni il Battista, il quale gli indicò Gesù nominandolo “agnello di Dio” (Giovanni, 1,35-40).

Nonostante negli Atti degli Apostoli la sua presenza è quasi marginale, nei vangeli Sant’Andrea è spesso presente e partecipe delle più importanti occasioni, risultando uno dei più fedeli discepoli a Gesù. Stando alla tradizione fondò la sede episcopale di Bisanzio (l’odierna Istanbul), e ad oggi è proprio riconosciuto come santo patrono della sede episcopale. Si dice che visse per anni in una caverna nei pressi di un villaggio dell’attuale Romania, durante i suoi pellegrinaggi in quelle terre, fatto che lo ha reso santo patrono di Romania e Russia.
Predicò anche in Cappadocia, Bitinia e Galizia, e le sue peregrinazioni finirono quando fu martirizzato per crocifissione a Patrasso in Acaia (Grecia). Stando alla tradizione, la croce a cui fu legato (e non inchiodato) aveva la forma di x, e viene chiamata croce decussata o più comunemente con il nome di croce di Sant’Andrea, proprio a memoria dell’apostolo martire. Fu lo stesso Andrea a richiedere questo tipo di croce, non ritenendo di poter eguagliare il martirio del suo Maestro e Signore Gesù. Grazie al suo martirio, anche Patrasso l’ha scelto in seguito come suo patrono. L’iconografia che lo ritrae con la croce ad X, appare però solo intorno al secolo X. La data della sua morte è stata stimata al 30 novembre del 60, giorno in cui ancora oggi il santo viene commemorato.

Molte sono anche le storie riguardanti le sue reliquie. La leggenda racconta che dopo il suo martirio, le reliquie di Sant’Andrea furono condotte a Costantinopoli, ed alcune storie dicono che furono vendute ai romani. Nel VI secolo papa Gregorio Magno dono al vescovo Venanzio di Luni due reliquie di Sant’Andrea (una mano e un braccio). Per onorare il dono ricevuto, a Sarzana fu costruita la chiesa di Sant’Andrea in cui custodire le reliquie, e da allora il santo fu nominato patrono della città. Ancora oggi, nella cattedrale di Sarzana, sono custodite tali sacri oggetti. L’osso di un braccio del santo fu invece donato da papa Celestino II, a un monastero di Città di Castello in cui viveva la sorella. L’osso è custodito in un reliquiario d’argento, oggi esposto nella Pinacoteca Comunale.

San Girolamo scrisse che le reliquie furono custodite a Costantinopoli fino al 1208, per poi essere trasportate ad Amalfi, per ordine del cardinale Pietro Capuano, nativo della cittadina. Fu nel XV secolo che la testa del santo venne portata a Roma per essere deposta in una teca, in uno dei quattro pilastri principali della Basilica di San Pietro. In segno di apertura verso la Chiesa ortodossa greca, parte della testa e un dito furono consegnati alla chiesa di Patrasso, da papa Paolo VI, dove ancora oggi sono custodite ed esposte al pubblico in occasione della festa del santo, il 30 novembre.

Molto forte è il legame di Sant’Andrea con la Scozia, di cui è santo patrono fin dal X secolo, e la cui croce decussata è presente nella bandiera nazionale. Per un certo periodo, a metà del 700, pare che le reliquie di Sant’Andrea siano stato portate in Scozia, alla presenza del re dei Pitti, Oengus I Mac Fergusa, come testimoniano due manoscritti scozzesi.

Inoltre, durante il Sinodo di Whitby, la Chiesa Celtica, ai tempi guidata da San Colombano, stabilì che Sant’Andrea avesse avuto un ruolo più importante di ogni altro apostolo, e nella dichiarazione di Arbroath del 1320, si definì il santo “il primo ad essere divenuto apostolo”. Un fatto che di certo ha reso molto popolare l’apostolo in tutta la nazione. Di certo, numerose chiese e congregazioni della Chiesa cristiana in Scozia sono dedicate a Sant’Andrea, a testimoniarne la fede tra la popolazione nel corso dei secoli, tanto che il 30 novembre è giorno di festa nazionale, in questo paese.

Sant’Andrea è anche patrono di Romania, Russia, Ungheria e Grecia, e altri paesi gli riservano un posto particolare nella fede e nella tradizione. In Italia sono decine le città di cui è patrono e molte le occasioni di festa dedicate a questo sant’uomo, primo degli apostoli, pellegrino e diffusore della parola del Signore, ancora oggi molto amato da tantissimi fedeli.

Autore: Redazione