Ermagora e Fortunato (Hermagoras e Fortunatus) sono santi martiri venerati da tutte le Chiese cristiane che ammettono il culto dei santi, in particolare nelle zone in cui sorgeva l’antico patriarcato di Aquileia. La ricorrenza della loro memoria congiunta cade il 12 luglio.
I Santi Ermagora vescovo e Fortunato diacono vissero nella comunità di Aquileia durante il primo secolo. Fu San Marco a scegliere Ermagora (nel 50 d.C.) come primo vescovo di Aquileia, mentre lo stesso San Pietro lo consacrò a Roma. Stando ad una tradizione sorta tra l’VII e il IX secolo, Ermagora era un gentile convertito da San Marco. San Fortunato fu invece il diacono di Emagora a lui unito nella fede e nel martirio che subirono insieme nell’anno 70, ad Aquilea. Stando alla leggenda fu un serto Sebasto ad infliggere ad entrambi il martirio.
Il culto dei Santi Ermagora e Fortunato è tra i più antichi della Chiesa cattolica, in particolare ad Aquileia, essendo già nominati nel Martirologio geronimiano, del V secolo. Il patriarca Poppone dedicò a loro la Basilica patriarcale di Aquileia, che aiutò a consolidarne il culto, e che dopo la dedicazione mariana fu dichiarata Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Fino al VI secolo, i corpi dei due santi erano custoditi proprio nella Basilica di Aquileia, ma vennero poi trasferiti nella basilica di Sant’Eufemia a Grado. Solo sul finire del XV la comunità aquileiese tornò in possesso delle sacre reliquie, alcune delle quali furono poi trasferite a Gorizia nel 1751, quando venne soppresso il patriarcato di Aquileia. Alcune reliquie si trovano poi nel Duomo di Udine, in cui sono esposte nel giorno della loro ricorrenza.
Con l’atto ufficiale del 2001, i Santi Ermagora e Fortunato sono definitivamente stabiliti quali santi protettori del Friuli Venezia Giulia, dell’arcidiocesi di Udine e dell’Arcidiocesi di Gorizia, oltre che essere stati scelte come santi patroni da numerose città italiane e non, tra cui Aquileia, Grado e Udine.