Ogni 13 gennaio si festeggia Sant’Ilario di Poitiers Patrono protettore di Parma, uno dei principali Santi venerati in città.
Non ci sono delle informazioni specifiche sul perché il Santo sia diventato il Patrono della città di Parma, ma la tradizione che lega il santo vescovo francese alla città risale al periodo Medievale.
Nato da un’agiata famiglia pagana di Poitiers all’inizio del V secolo, aveva una buona istruzione e scelse consapevolmente di farsi cristiano da adulto dopo aver letto e studiato la Bibbia. Grazie alla sua reputazione venne eletto vescovo della sua città. Per i suoi scritti contro l’eresia ariana ricevette il titolo di Dottore della Chiesa, ma anche alcuni anni di esilio in Frigia (l’attuale Turchia) per essere andato contro le politiche imperiali.
Si narra che al rientro dall’esilio Sant’Ilario si fermò a Parma in un gelido inverno. Un ciabattino di animo buono gli fece dono di un nuovo paio di scarpe viste le malridotte condizioni delle sue. La mattina successiva il ciabattino trovò un paio di scarpe d’oro al posto delle calzature logore del vescovo francese.
La generosità premiata del ciabattino ben rappresenta la bontà dei parmigiani e in quest’epoca ha dato luogo alla tradizione del Premio di Sant’Ilario, che viene assegnato dal Comune di Parma a cittadini, associazioni o aziende che si siano distinti nel migliorare la vita dei singoli, della comunità e nel dare prestigio alla città.
Inoltre il 13 di gennaio in occasione del giorno in cui si celebra Sant’Ilario, vengono cucinate, confezionate ed offerte le scarpette di Sant’Ilario, dei gustosi biscotti di pasta frolla. Questi biscotti sono fatti con la forma di scarpe per ricordare la tradizione, ovvero quando il Santo, passando da Parma, ricevette in dono le scarpe dal ciabattino del luogo.
Ecco il programma delle principali manifestazioni di giovedì 13 gennaio, festa di Sant’Ilario patrono di Parma:
Alle 9.15 Santa Messa nella chiesa di Santa Croce; alle ore 12.00, presso l’Ospedale vecchio, cerimonia di consegna dei premi Sant’Ilario; infine alle 17.00, in Cattedrale, Santa Messa presieduta dal vescovo Enrico.