Storia e culto di San Sebastiano

di Pubblicato in News, Ricorrenze Religiose


Il 20 gennaio (il 18 in Oriente) cade la ricorrenza per cui si ricorda San Sebastiano. Nato a Narbona nel 256 circa, è un santo venerato da tutte le Chiese che ammettono il culto dei santi. Questo martire cristiano visse ai tempi di Diocleziano e fece parte dell’esercito romano, arrivando a ottenere il grado di Comandante della Guardia Pretoriana. Diffuse il cristianesimo proprio dall’interno, convertendo i compagni d’arme e i funzionari di corte.

Fu Diocleziano stesso a condannarlo a morte, dopo aver scoperto della sua fede. Egli aveva infatti in forte avversione i cristiani. Assieme a lui furono condannate alcune persone che aveva convertito. Trafitto da frecce in molteplici parti del corpo e dato per morto, San Sebastiano fu raccolto da una donna (si dice fosse Santa Irene di Roma) che intendeva dargli degna sepoltura. Con sorpresa si accorse che l’uomo era ancora vivo, e lo portò al sicuro per curarlo.

Una volta ripresosi, San Sebastiano decise di affrontare l’imperatore che già una volta lo aveva condannato a morte, per confermare la solidità della sua fede. A nulla valsero i consigli contrari degli amici. Diocleziano reagì con ferocia vedendo il sant’uomo ancora vivo e forte nella sua fede, e lo condannò ad essere flagellato a morte. Il corpo senza vita di San Sebastiano fu raccolto ancora una volta da una matrona romana, che lo seppellì nelle catacombe sulla via Appia.

Ancora oggi, quelle catacombe sono infatti conosciute come “le catacombe di San Sebastiano”. Nel luogo in cui si ritiene sia stato martirizzato, identificato come i gradini di Elagabalo venne in seguito costruita una chiesa in suo nome.

La diffusione del culto di San Sebastiano è in parte dovuta al suo ruolo di soccorritore in favore dei sofferenti e dei martiri. Infatti ancora oggi è conosciuto come il patrono delle Confraternite di Misericordia italiane. Si tratta di confraternite dal preciso carattere assistenziale, con una fitta rete di servizi socio-sanitari e operosi volontari. Inoltre, è anche il patrono degli Agenti della Polizia Locale. Viene anche invocato contro le malattie (in passato per difendersi dalla peste), e a lui sono dedicate numero chiese. In Italia, San Sebastiano è patrono di numerosi comuni e città.

Autore: Redazione