Tanti gli appuntamenti per i festeggiamenti di San Matteo, Patrono di Salerno

di Pubblicato in Approfondimenti, Eventi, News, Ricorrenze Religiose


Il calendario degli appuntamenti per i festeggiamenti di San Matteo, Santo Patrono di Salerno, è stato illustrato dall’Arcivescovo di Salerno-Campagna-Acerno, S.E. Monsignor Andrea Bellandi, insieme al Parroco della Cattedrale, Don Felice Moliterno.

Quest’anno, i festeggiamenti per il Santo Patrono assumono un significato particolarmente profondo. “Sono un’occasione preziosa per attingere nuova speranza, in un tempo segnato da ansie e incertezze legate ai drammatici conflitti, soprattutto in Terra Santa e Ucraina”, ha dichiarato Monsignor Bellandi. L’arcivescovo ha sottolineato come la devozione a San Matteo possa infondere un senso di fiducia, ricordando l’amore e la chiamata di Gesù verso il santo. “Quello sguardo d’amore, che non delude e non abbandona, ci dona la forza e l’entusiasmo di essere artigiani di pace”, ha aggiunto.

Monsignor Bellandi ha inoltre ripercorso la storia della devozione salernitana a San Matteo, le cui reliquie giunsero in città nel 954 d.C. Nel 1080, dopo un periodo di nascondimento, furono ritrovate e riposte nel luogo dove oggi si trovano, all’interno della Cattedrale di Salerno, consacrata nel 1084. Quest’anno, quindi, ricorre il 940° anniversario della consacrazione della Cattedrale, un luogo di profonda devozione e fede.

Un altro importante evento storico legato al Patrono risale al 1544, quando Salerno fu minacciata dai Saraceni guidati dal pirata Barbarossa. La tradizione vuole che una tempesta, attribuita all’intercessione di San Matteo, abbia salvato la città. Da quel momento, lo stemma cittadino venne arricchito con la figura del santo, e il 21 settembre divenne la data della solenne processione annuale in suo onore.

Quest’anno, oltre alle preghiere tradizionalmente rivolte a San Matteo affinché vegli su Salerno e sulla sua Arcidiocesi, vi è un’intenzione particolare: la pace in Ucraina e in Terra Santa. “Non c’è domenica in cui Papa Francesco non ricordi questi popoli martoriati e non supplichi per una risoluzione pacifica dei conflitti”, ha affermato Monsignor Bellandi.

Un momento significativo dei festeggiamenti sarà la Messa pontificale del 21 settembre, la cui omelia sarà tenuta da padre Massimo Fusarelli, Ministro Generale dei Frati Minori. La scelta non è casuale: i francescani sono da secoli custodi della Terra Santa, e il Cardinale Pizzaballa, anch’egli francescano, è il Patriarca di Gerusalemme dei Latini. “La presenza del Ministro Generale tra noi sarà un ulteriore stimolo a invocare la pace, particolarmente in Terra Santa, a noi così cara”, ha concluso l’arcivescovo.

I festeggiamenti per San Matteo si inseriscono in un contesto di profonda riflessione e preghiera, in un momento storico in cui la pace è più che mai una necessità universale. La tradizione salernitana, che si rinnova da oltre un millennio, unisce fede e impegno civico, ricordando l’importanza di guardare al futuro con speranza e fiducia, affidandosi alla protezione del Santo Patrono.

Autore: Redazione