Storia:
Il Santuario è situato poco dopo la riva destra del fiume serio ed è la testimonianza della più antica apparizione della Beata Vergine in terra bergamasca. Infatti, l’8 aprile 1356, la Santissima Vergine, appare a Marina, e l’aiuta a superare lo sconforto di alcune piante bruciate dalla brina. Appena 9 giorni dopo, la Madonna appare e si presenta come Madre di Dio, un segno tangibile di questa apparizione è il fatto che ha sollecitato tutta la cittadinanza a scavare tra la dura pietra e trovare i ruderi di un’antica chiesetta, la stessa che oggi funge da base al Santuario.
Santuario:
Una volta dissotterrati i resti dell’antichissima chiesa, si iniziò ad edificarne una nuova, in tempi brevissimi, solo cinque mesi.
Circa un secolo dopo, Bartolomeo Colleoni decide di ampliare il Santuario e di costruire un Convento, affidato in seguito ai Padri Domenicani.
Dopo la morte della figlia del combattente, Medea, avvenuta nel 1474, fu eretto un sepolcro in memoria, che rimase nel Santuario fino al 1842, in seguito fu spostato nella cappella di famiglia a Bergamo.
Della Chiesa originaria, resta ben poco, si può ammirare l’arco in cotto sulla facciata e in fondo alla navata destra un affresco che raffigura la visita di Galeazzo Visconti II.
In seguito alla soppressione degli ordini religiosi, i Padri Domenicani furono allontanati e solo nel 1920 arrivarono i Padri Passionisti, che attualmente occupano il Convento.
L’8 settembre dell’anno successivo, venne incoronato il simulacro della Vergine, alla presenza di tre cardinali e di un giovane prelato di nome Angelo Roncalli, che in futuro divenne Papa Giovanni XXIII.
La Chiesa è di forma rettangolare a tre navate, con architettura a crociera, tra le varie opere è possibile ammirare una scultura del 1876, di Luigi Carrara, che rappresenta la prima apparizione della Vergine.
La pavimentazione attuale è frutto di un lavoro di restauro avvenuto nel 1901.
Fonti Immagini:
www.lombardiabeniculturali.it
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