Storia:
L’Arciconfraternita dedicata a Maria Santissima del Carmine, S. Alberto, S. Donato e S. Simone de Stock fu originariamente eretta dalla Chiesa alla “Borgata del Carmine” grazie ad un decreto Arcivescovile del 15 aprile 1714. Il fine della confraternita era ed è quello di aumentare il colto pubblico e aiutare a soddisfare le necessità del prossimo, attraverso l’autotassazione giornaliera, i confratelli portano avanti i loro obiettivi.
Nel 1916 Pompeo Lebano, lasciò alla confraternita un fondo del valore di 87.200 lire, le condizioni che l’uomo impose per usufruire delle rendite furono quelle di impiegare i soldi per “Adibire le rendite alle spese di culto, festività, manutenzioni, abbellimenti, arredi sacri ed altro”. Nel 1936, le rendite del fondo permisero ai confratelli di onorare le condizioni del defunto.
Santuario:
Dopo i disastri derivanti dalla Seconda Guerra Mondiale, l’Arciconfraternita vendette il fondo di Lebano attraverso la parcellazione (divisione di un terreno in piccoli appezzamenti, in parcelle catastali).
Con il susseguirsi degli anni, la confraternita si adopera in interventi conservativi, riparazioni e ampiamenti della Chiesa (1981-1991-2001), inoltre, si occupò anche di creare il Museo Storico.
Il confratello Alfredo Spatuzzi nel gennaio del 1947 organizzò il primo pranzo di beneficenza presso il Rione Iannicelli di Salerno a favore di cento ragazzi indigenti.
Si ringraziano per le immagini i Reverendi Padri dell'Arciconfraternita Maria SS. del Carmine.
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