Descrizione: Il santuario della Madonna del Giglio, con patrona del paese di Ischia di Castro (VT), è ubicato sopra una sorgente d' acqua salutare. Si trova nella valle sottostante il centro abitato nei pressi del fosso Cellerano. Il santuario è immerso in un verde rigoglioso di macchia mediterranea. La costruzione come si vede oggi è il risultato di molti interventi realizzati nel tempo. La chiesa ha una sola navata con un solo altare. Non ha la facciata in quanto è tutta aperta come una finestra spalancata che guarda il centro abitato del paese. Il tetto a capriate è sostenuto da tre grandi archi in tufo, mentre il presbiterio e l'abside sono ricoperti da una volta a crociera ripartita da vistosi costoloni.
La parete di fondo, dietro l'altare, è tutta decorata con episodi della storia della salvezza come un libro aperto a colori della Parola di Dio. In origine doveva essere composta solamente dalla piccola cappella, dove in affresco, vi è l’Immagine della Madonna del Giglio nel gesto di allattare il proprio Figlio. Non si conosce l'autore ma si può avvicinare alle tante immagini di Madonna Lactans realizzate alla fine del XIV secolo nel vicino territorio tosco-senese.
In basso attrae l'attenzione l'affresco del Cristo morto che fuori esce dal sarcofago in piedi con la testa reclinata sulla destra mostrando un volto sereno, non provato dalla morte. Ha le braccia aperte all'accoglienza, mostra le ferite dei chiodi e della lancia dalle quali esce il sangue. Sulla parte frontale del sarcofago si scorge dipinta la data di esecuzione ma purtroppo è incompleta dell'ultima cifra e sono visibili solo le prime tre cifre 148 ( 0...9 ).Sembra di vedere le icone del Cristo Sposo venerate nelle liturgie orientali dei primi tre giorni della settimana Santa.
La parete superiore dell'absidale sopra la nicchia è completamente affrescata con una grande crocifissione, attribuita a Antonio del Massaro da Viterbo detto il Pastura realizzato tra la fine del ‘400 e i primi del’500.
Festività: I devoti della Madonna del Giglio si recano al santuario di giorno e di notte in privato e in pubbliche manifestazioni. Le liturgie sono più frequenti durante il mese di maggio e durante le feste che celebrano la Madre di Dio. Culminano l'8 settembre di ogni anno, giorno della natività di Maria. A questa festa sono collegati anche le manifestazioni esterne e popolari perché è con patrona del paese. Sempre più, molte coppie giovani coronano il loro matrimonio davanti alla Madonna del Giglio nel suo santuario. La grande devozione ha prodotto una infinità di testi poetici musicali e ultimamente il sacerdote cantautore don Giosy Cento ha inciso un disco dedicato totalmente alla 'sua' Madonna
Libro di riferimento:
Madonna del Giglio, santuario di Ischia di Castro affiliato alla Basilica di Santa Maria Maggiore dal 1825. di Giovanni Contrucci, 2017.
Il disco:
Madonna del Giglio, di Giosy Cento, Domenico Bandini, Franco Cionco, Antonio Papacchini.
Curiosità, storia, prodotti tipici, altro: Si racconta che questa chiesa sia stata voluta dalla stessa Vergine Maria, Madre di Dio che apparve a un giovane pastore, mentre cercava nel bosco alcuni agnelli smarriti da più giorni. Vide, in mezzo a dei gigli appena fioriti, una Maestosa Signora che allattava un bambino. Le chiese chi fosse, perché si trovasse in questo luogo e se avesse visto alcuni agnelli. La Signora indicò con dolcezza gli animali radunati sotto un albero. Affermò di essere la Madre di Dio. Desiderava essere venerata in questo luogo con il nome di Madonna del Giglio promettendo protezione eterna per tutto il paese. Come prova di ciò che affermava, fece sgorgare un'acqua perenne davanti agli occhi stupiti e disorientati del bambino pastore. La tradizione lega le origini del Santuario, Madonna del Giglio di Ischia di Castro, a questa manifestazione prodigiosa di Maria.
Non sono ancora state pubblicate delle testimonianze su questo sanuario.
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