Ordine del Santuario: Monache benedettine.
Storia: La Basilica di Santa Cecilia è un luogo di culto cattolico di basilica minore. La leggenda vuole che la chiesa sorga sulla casa familiare di Cecilia, <
Nel 1599 fu aperto il sepolcro di marmo dal cardinale Paolo Emilio Sfondrati, nella cassa di cipresso trovarono integro il corpo della santa, vestita di bianco e con il segno delle ferite sul collo. L'evento, considerato miracoloso indusse papa Clemente VIII a constatarlo di persona e da commissionare allo scultore Stefano Maderno la riproduzione della figura così com'era stata ritrovata.
La struttura originaria era basilicale, a navata centrale sostenuta da dodici colonne collegate da archi a tutto sesto, soffitto a capriate, abside semicircolare con il catino decorato in mosaico, piccola cripta sotterranea in corrispondenza dell'altare maggiore e senza dislivello con la navata.
L'edificio nel corso dei secoli fu abbellito, vi sorse accanto un monastero, anch'esso dedicato a santa Cecilia e a sant'Agata. Papa Pasquale II fece costruire nel XII secolo il campanile e il portico, e nella seconda metà del XIII Pietro Cavallini vi affrescò il Giudizio universale, mentre Arnolfo di Cambio eresse il ciborio nel 1293.
Nel XVIII, le linee della basilica antica vennero modificate, lasciando inalterata l'abside, il presbiterio venne rialzato, il pavimento cosmatesco sostituito, le capriate del soffitto sostituite da un controsoffitto in legno. All'inizio del Settecento il cardinale Francesco Acquaviva d'Aragona affidò a Ferdinando Fuga un intervento di sistemazione esterno assai scenografico, il cui risultato è l'attuale. Nella Basilica furono poi sepolti sia il cardinale che altri esponenti della sua famiglia.
Santo del Santuario: Santa Cecilia.
Da vedere: La cripta sotterranea, il cosiddetto “ Bagno” il calidarium in cui la leggenda voleva che si fosse fatto il primo tentativo di soffocare Cecilia. Sempre nella cripta sono visibili i resti di una Domus del II secolo a.C. Da vedere inoltre gli affreschi medievali di Pietro Cavallini.
Servizi: Scuola “Cantantibus Organis” una scuola di spiritualità liturgica e canto gregoriano. Si è voluto dare a questa scuola il significativo nome di Cantantibus Organis in riferimento alla Santa Patrona della musica e martire della prima comunità cristiana di Roma.
Utility: Le monache di S. Cecilia tessono e confezionano da secoli i palli, consegnati dal Papa agli Arcivescovi metropoliti ogni anno il 29 giugno. Il pallio è una stola di differente forma e lunghezza.
Prodotti: Da secoli, nel monastero di Santa Cecilia, si modella la cera, realizzando angioletti, bambinelli, statuette di S. Cecilia. In particolare, il “Gesù Bambino” decorato e rivestito di tessuti impreziositi da ricami e merletti. Si realizzano candele augurali per gli sposi, ceri variamente decorati, ceri pasquali. La cera viene, profumata con l'essenza di lavanda è arricchita dall'applicazione di foglie e fiori secchi.
Esperienze spirituali: Le monache di Santa Cecilia, ogni mercoledì, alle ore 18.15, condividono, all'interno del monastero, la Lectio Divina comunitaria con chiunque voglia parteciparvi.
Festività significative: 22 novembre Santa Cecilia.
Libro consigliato: Anna Maria Panzera ”La Basilica di Santa Cecilia in Trastevere” ed. Nuove Edizioni Romane, 2000.
Curiosità: La piccola nicchia o meglio Insula romana mostra larario di Minerva,divinità romana della lealtà e della lotta, della guerra per le giuste cause, della saggezza , della strategia e protettrice degli artigiani, oltre che protettrice della casa.
Orari Messa e ufficio: feriali ore 6,45 Lodi; ore 7,20 S. Messa; ore 13,00 Sesta; ore 19,15 Vespro; festivo: ore 7,15 Lodi (ore 8.00 Solennità); ore 8,30 Terza; ore 10,00 Celebrazione eucaristica conventuale; ore 13,00 Sesta; ore 19,15 Vespro.
07/11/2017, Emanuele
Esperienza unica nel suo genere da visitare indescrivibile da provare..