La Storia Il Santuario, sulla Via Emilia alle porte di Imola, deve la sua origine a un fatto miracoloso avvenuto il 27 marzo 1483. Il giovane cremonese Stefano Maugelli, in viaggio verso Loreto, si fermò nelle vicinanza della città e vide un pilastro all'ombra di un pero (da cui derivò il nome Piratello) una Madonna che espresse il desiderio di essere venerata in quel luogo. Con l'aiuto di Caterina Sforza e di Girolamo Lario, signore della città, fu eretta una cappella in onore della Vergine. La Chiesa fu costruita nel 1491 a opera di Domenico della Lobbia e affidata ai Terziari regolari di S. Francesco, che la tennero fino alla soppressione napoleonica, nel 1934. L'effigie fu incoronata con corona d'argento nel 1617 e d'oro nel 1714. La Madonna è stata proclamata patrona della città. Il Santuario Il Santuario, opera dei maestri Domenico e Zilio della Lobia di Lugano, ha forma rettangolare, con un portale preceduto da un portichetto; il campanile è dell'inizio del '500, con monofore e bifore, navate trasversali con decorazioni ottocentesche di Luigi Busi, Alessandro Guardassoni e Luigi Samoggia. Sopra l'altare maggiore è posto un cinobrio in sasso, risalente al 1494; dietro l'altare si trova l'immagine quattrocentesca della Madonna del Piratello dipinta su pietra. Al 30 aprile 1617 risale la tradizione annuale di trasportare l'immagine in città in occasione delle rogazioni minori. In sacrestia si possono ammirare due vetrate quattrocentesche e i Quattro Evangelisti della scuola del Guercino.
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Regione Emilia Romagna
Indirizzo Via Emilia Ponente 27 - Imola
CAP 40026
Comune Imola
Provincia Bologna
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Sito Web Sito Web