Ordine del Santuario: Clero Diocesano
Storia: Il Santuario deve la suo origine a un eremita di nome Ondidei di Bonora, che in una stanza della sua umile casa aveva fatto dipingere un'Immagine Sacra: la Madonna che allatta il Bambino. Con un testamento redatto nel 1409 lasciò i suoi beni ai Terziari Francescani ai quali succedettero, nel 1963, le Monache del Sacro Cuore.
La chiesetta che nel frattempo era sorta venne chiusa durante il periodo Napoleonico e la Rivoluzione Francese.
Nel 1833 avvenne il primo miracolo che aumentò la fama di questo luogo già molto amato.La chiesetta, sorta sull’ex-cella venne ampliata e divenne un Santuario.
Nel 1911 venne eretto il Campanile. Dal 1927 al 1935 furono realizzate numerose opere artistiche, tra le quali l'affresco raffigurante Bonora orante davanti al dipinto della sua Madonna, del pittore Brici di Rimini, posto all'ingresso della porta laterale. Nel 1913 don Pio Sanchini, con l'aiuto del fratello don Tommaso, assunse la direzione del Santuario. I due sacerdoti (le cui spoglie sono conservate all'interno del santuario) saranno sempre ricordati come i protagonisti di una nuova fase di splendore del Santuario di Bonora.
Durante l'ultima guerra mondiale, dal 7 marzo 1944, è stato accolto nei locali adiacenti la Cella, il seminario diocesano, sfollato dal centro di Rimini. Dal 1949 al 1956 il Santuario fu affidato ai Padri Minimi di San Francesco di Paola di Rimini. Nel 1956 è ritornato sotto la responsabilità del Seminario diocesano che vi costruì la villa estiva. Attualmente è di proprietà della Diocesi di Rimini che vi ha posto un sacerdote con il titolo di Rettore.
L’interno del Santuario, a tre navate, sorprende per la luminosità e la ricchezza di decorazioni.
La pala dell’altare Maggiore è costituita dall’antico muro su cui è dipinta la Madonna di Bonora, inquadrata da due colonne dorate e scanalate. L’altare è sormontato da una cupola dorata.
Nel dipinto la Vergine appare con il volto sereno, stringe maternamente Gesù a se allattandolo. La sua candida pelle è evidenziata dal manto azzurro che copre la veste rossa damascata. Entrambi indossano una corona esaltata dalla cornice che contorna il magnifico dipinto.L'immagine, probabilmente, appartiene alla scuola pittorica giottesco-romagnola e anche i ritocchi successivi non hanno potuto togliere le caratteristiche evidenti di Madonna quattrocentesca.
Santo del Santuario: Madonna di Bonora
Da vedere: Nella strada che conduce al Santuario sono presente 15 cappelle (dono ciascuna di una famiglia di devoti) che ricordano i misteri del Rosario.
Esperienze spirituali: Visitando il Santuario ci si può raccogliere in preghiera davanti l’Immagine Sacra della Vergine con il Bambino
Festività significative: Seconda domenica di Maggio Anniversario dell’Incoronazione della Madonna di Bonora. Seconda domenica di Agosto Mater Divinae Gratiae.
Curiosità: Papa Pio X arricchì il Santuario di privilegi ed indulgenze speciali, stabilì nel 1910 la festa della “Mater Divinae Gratiae” nella seconda domenica di agosto. Il 22 maggio 1919 l'allora Rettore del Santuario don Pio Sanchini, fu ricevuto in udienza da Papa Benedetto XV e ottenne l'indulgenza plenaria per tutti i pellegrini, che debitamente confessati, visitano il Santuario.
Orari Messa e ufficio: Ora Solare Feriale: 16.00 Festivo: 8.00 – 9.30 – 11.00 – 15.30 – 17.00 Ora Legale Feriale: 17.00 Festivo: 8.00 – 9.30 – 11.00 – 16.30 – 18.00
Mese di Maggio Feriale: 17.00 Festivo: 8.00 – 9.00 – 10.00 - 11.00 – 16.00 – 17.00 - 18.00
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