Storia
La Basilica è situata nel rione Colonna, al centro di Roma ed è anche conosciuta come “Santuario della Madonna del Miracolo” perché nel gennaio del 1842 un giovane e ricco ebreo alsaziano di nome Alphonse Ratisbonne, fu testimone dell’unica apparizione mariana avvenuta nella città eterna, tale evento provocò la conversione del giovane e questo fu considerato il vero miracolo.
Santuario
L’esistenza risale all’11esimo secolo, ma venne ricostruita in stile barocco su disegno dell’architetto svizzero Francesco Borromini negli anni a cavallo tra il 1653 e il 1658, nonostante la facciata venne realizzata un paio di secoli dopo. Il riferimento alle fratte nel nome, è dovuto al luogo, all’epoca Piazza di Spagna era in una zona periferica della Capitale, ed era una zona ricca di piante e cespugli (dal dialetto “fratte”).
L’architetto elvetico, durante i lavori, si occupo della costruzione del campanile e della cupola, sapientemente rinforzata da contrafforti, che posti diagonalmente, ricordano l’immagine della Croce di Sant’Andrea.
La pianta della Basilica è a croce latina, l’aula è dotata di una navata singola, sui lati però trovano posto sei cappelle. Gli interni sono adorni di numerose opere di artisti del Seicento e del Settecento, tra i vari nomi possiamo annoverare, Francesco Cozza, Giovanni Battista Maini, Paolo Posi, Francesco Queirolo, Giuseppe Bottani e Pietro Bracci.
L’altare sinistro del transetto è opera del Vanvitelli, mentre Filippo Barigioni ha curato quello di destra, nel presbiterio trova posto una tela dell’artista capodistriano Francesco Trevisani che rappresenta il Martirio di Sant’Andrea.
Le due statue degli Angeli con i Simboli della Passione furono commissionate da Papa Clemente IX a Gian Lorenzo Bernini, nel 1729 gli eredi del celebre scultore li donarono alla Chiesa.
Sotto l’altare maggiore, si trova la cripta, che all’interno ospita l’unico esempio di putridarium della città.
Nella seconda metà del XX secolo la ditta Continiello di Monteverde, si è occupata della costruzione di un organo a canne a trasmissione elettrica.
Fonti Immagini:
Jensen, SteO153, Livioandronico2013 da commons.wikimedia.org
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