La via degli Dei o anche sentiero degli Dei è un cammino che si snoda lungo l’antico tracciato della Flaminia Militare, unisce la città di Felsina nei pressi di Bologna e Fiesole nei pressi di Firenze. Il tratto percorre circa 130 km di media difficoltà. Lungo il percorso si calpesta, restando ben visibile, la parte dell’antico selciato della via romana che percorre i boschi fitti dell’Appennino. L’itinerario parte da Piazza Maggiore a Bologna salendo a San Luca per poi seguire il lungo Reno fino a Sasso Marconi di Bologna. Da qui ci si inerpica per un paesaggio unico. Si giunge al termine a Firenze con una bellissima vista dall’alto di Fiesole. Durante questo itinerario è possibile ammirare le torri in pietra di Monte Adone, i selciati romani visibili in più punti e le peculiarità ambientali del Contrafforte Pliocenico nella parte più alta del cammino e delle dolci colline della piana del Mugello.
Tipo di percorso: sentieri, strade bianche e qualche breve tratto su asfalto. Il cammino è di difficoltà media, impegnativo nei tratti appenninici.
Il cammino si può percorrere agevolmente in 6 tappe, a piedi o in bicicletta:
1° tappa: Bologna – Sasso Marconi – Badolo.
2° tappa: Badolo – Monzuno
3° tappa: Madonna dei Fornelli – Passo della Futa – Monte di Fo’
4° tappa: Monte di Fo’ – Passo Osteria Bruciata – San Piero a Sieve
5° tappa: San Piero a Sieve – Bivigliano
6° giorno: Bivigliano – Fiesole – Firenze
Il percorso, ricostruito a partire dagli anni ’90, attraversa numerosi luoghi di interesse naturalistico e paesaggistico da quote intorno ai 1000 m. s.l.m. In alcuni punti i sentieri passano proprio sulle antiche pavimentazioni stradali ancora superstiti dopo 2000 anni di storia.
Il tracciato si snoda con i seguenti dislivelli:
Bologna (54 m s.l.m.)
Badolo (370 m s.l.m.)
Monte Adone (654 m s.l.m.)
Monte Venere (940 m s.l.m.)
Madonna dei Fornelli (770 m s.l.m.)
Monte dei Cucchi (1140 m s.l.m.)
Monte Poggiaccio (1190 m s.l.m.)
Passo della Futa (900 m s.l.m.)
Monte di Fò (780 m s.l.m.)
Monte Gazzaro (1125 m s.l.m.)
Passo dell’Osteria Bruciata (820 m s.l.m.)
San Piero a Sieve (200 m s.l.m.)
Monte Senario (820 m s.l.m.)
Poggio il Pratone (700 m s.l.m.)
Fiesole (300 m s.l.m.)
Firenze (50 m s.l.m.)
Lungo tutto il percorso è possibile pernottare in numerose strutture come chiese, conventi, B&B, alberghi, case accoglienza.
Numerosi sono i punti d’interesse, la diversità dei territori attraversati, i grandi boschi, le torri in pietra di Monte Adone, i selciati romani visibili in più punti, il paesaggio attraversato.
Non mancano bellissime peculiarità ambientali che vanno dal Contrafforte Pliocenico a grandi faggete nella parte più alta del cammino, fino alle dolci colline della piana del Mugello. Ricchi di storia anche i luoghi attraversati. Altra caratteristica sono la diversità dei territori attraversati con ambienti mutevoli e con pregevoli biodiversità ambientali.
Il piacere del viaggio lento, quello praticato dai nostri antenati e poi riscoperto dagli appassionati delle montagne, divenuto oggi un modo per esplorare in maniera differente il paesaggio che siamo abituati a intravedere ogni giorno, senza soffermarci troppo, dal finestrino di un tram o di un treno.
A riportarne alla luce le tracce, alla fine degli anni Ottanta, è stato un gruppo di escursionisti bolognesi e da allora la Via degli Dei, così chiamata perché attraversa località come monte Adone, di Giove, Venere e Lunario, è comparsa come scenario del film “Una gita scolastica” di Pupi Avati ed è stata trattata in libri e pubblicazioni dedicati all’escursionismo e al trekking. Dal 2010 i visitatori si sono moltiplicati, nel 2014 prima che inaugurasse il sito dedicato al percorso, all’ufficio turistico di Sasso Marconi sono arrivate 9.579 richieste sulla Via degli Dei.
Sulla Via degli Dei gli uomini marciano dal tempo degli Etruschi, nel VII secolo a.C., ma solo negli ultimi anni, si è avuta una grande riscoperta, grazie anche alla pubblicazione dedicata di Wu-Ming: “Il Sentiero degli Dei”, Ediciclo, 2010 e grazie alla riscoperta generale delle antiche vie a piedi in tutta Italia.
Il comune di Sasso Marconi, nel bolognese, ha investito sulla valorizzazione e sulla promozione del cammino. “Il percorso esiste da sempre – spiegano dall’ufficio turistico – ma negli ultimi anni, dopo il libro di Wu-Ming, c’è stato un boom di richieste”.
Intorno alla Via degli Dei sono nati un sito e una app, una carta escursionistica dettagliata con le tappe e i posti dove dormire e mangiare, che è stata stampata nel 2013 in 2mila copie subito esaurite e ristampata nel 2014 in altre 4mila. “I turisti arrivano dall’Italia, ma anche dal nord Europa, come dalla Germania o dall’Inghilterra” raccontano da Sasso Marconi, che insieme alle amministrazioni toccate dal percorso sta portando avanti iniziative affinché la strada e il territorio dell’Appennino con le sue tradizioni e i suoi prodotti diventino di interesse nazionale e internazionale.
Tra i punti imperdibili del percorso ci sono l’acquedotto romano di Sasso Marconi e l’oasi di San Gherardo, il monastero di Monte Senario, la Piana degli Ossi con i suoi resti di antiche fornaci romane. Poi il tratto di Pian di Balestra, la vista sulle splendide vallate dal Monte Adone, dove si possono annotare le proprie sensazioni di viaggio su un diario custodito ai piedi della croce e il Passo della Futa con il più grande cimitero tedesco in Italia con 30mila sepolture risalenti alla Seconda guerra mondiale, fino a castelli, rovine, boschi e abbazie, e infine la discesa e l’arrivo a piazza Duomo a Firenze.
Buon Cammino!