La storia La prima testimonianza scritta sulla sua esistenza risale al 1307, dove viene certificata la presenza di una chiesetta nel vallone, l'ospizio di S. Maria di Brasca. In un altro documento, questa volta datato 1443, la chiesa di S. Anna viene citata per la prima volta. Complice la crescente devozione dei pellegrini e un'apparizione di S. Anna a una pastorella, Anna Bagnis, che avvenne su una roccia tra i pascoli, più a monte dell'antica chiesetta, il vecchio ospizio divenne Santuario. Nacque inoltre la figura del "randiere", un guardiano responsabile del Santuario e dell'accoglienza dei pellegrini. Intorno al 1680 venne ultimata la costruzione della nuova chiesa, edificata sulla roccia e più a valle rispetto all'antica cappella, mentre nel 1881 l'ingegner Alessandro Arnaud progettò il rinnovamento della facciata e del campanile. Il Santuario è formato da tre navate e tre altari, ed è costituito da un pavimento in legno, inclinato sul pendio della roccia sottostante. La volta, realizzata nel 1870, venne costruita al posto del tavolato originario, distrutto da un incendio. La navata centrale si prolunga nel presbiterio, chiuso da grandi cancellate. Ai due lati sono posti la statua ottocentesca di S. Anna con Maria, e il braccio-reliquiario seicentesco della Santa. L'attuale Altare Maggiore - prima in marmo, ora in rame sbalzato - dedicato a Sant'Anna, è del 1970. Sull'altare è collocato un quadro della santa, realizzato da Michele Ceruto nel 1686. L'opera illustra, nella parte centrale, Sant'Anna e la Madonna che sorreggono Gesù Bambino. Presenti anche otto quadri minori, in cui sono dipinte scene della storia della Santa. Le pareti del Santuario sono ornate da moltissimi ex-voto, che testimoniano la devozione dei genitori per la Santa protettrice delle mamme. Infine, i due altari laterali sono dedicati a S. Gioachino e alla Madonna della Neve. Negli anni Settanta, a causa del crescente numero dei pellegrini, venne restaurato il chiostro, situato tra la chiesa e il vecchio ospizio, per celebrare la messa. Inoltre, al pian terreno vennero edificate la cappella delle confessioni e la cappella dell'adorazione. La stele della Madonna della Neve, la Roccia dell'Apparizione, la Via Crucis del pellegrino, e il monumento con i cimeli della Seconda Guerra Mondiale costituiscono alcuni dei luoghi caratteristici restaurati di recente e situati intorno al Santuario.
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