A Bari, nel giorno di Venerdì Santo e solo negli anni dispari, viene allestita la Processione dei Misteri (detta comunemente “dei Misteri di San Gregorio“). Fu l’arcivescovo Clary a decidere (nel 1825) che questa processione si sarebbe alternata di anno in anno con la Processione dei Misteri della Vallisa, che si tiene quindi negli anni pari. La Processione dei Misteri di San Gregorio prende il via dalla Basilica di San Nicola, al centro della città vecchia, ed è organizzata dalla Pia unione della Passione di Nostro Signore Gesù Cristo. La processione è il culmine del percorso spirituale che si svolge nei venerdì della quaresima alla Basilica di San Nicola, ed a cui partecipano le dieci Compagnie dei Misteri di San Gregorio.
La processione dei Misteri di San Gregorio è composta di varie tappe in luoghi e momenti diversi, con partenze la mattina dalla Basilica di San Nicola. Le statue portate in processione sono ben dieci (una in più rispetto alla processione dei Misteri della Vallisa, in cui Calvario e Maddalena sono uniti) e rappresentano: Gesù nell’orto, San Pietro, Gesù alla colonna, Gesù con la canna, Gesù che porta la croce, San Giovanni, la Maddalena, il Calvario, Gesù Morto coperto da un velo e la Addolorata. Ogni “Mistero” viene portato da sedici membri di una “Compagnia”. L’itinerario della mattina, parte dalla Basilica (decisione presa nel 1999, preferendogli la piccola chiesetta di San Gregorio) e attraversa per alcune ore le vie del centro storico, mentre dal pomeriggio fino a notte, si inoltra nel quartiere Murattiano, prima del suo rientro in chiesa. Un itinerario che di anno in anno può subire alcune modifiche, sempre comunicate per tempo. Si tratta di certo una delle processioni più lunghe della regione, superando abbondantemente le dieci ore.
Cinque bande musicali seguono la processione dei Misteri di San Gregorio, scelte tra le più rinomate della zona, sempre in competizione per garantirsi la presenza a questa sacra celebrazione. Le marce funebri che vengono suonate durante il cammino, sono in genere scelte dalla tradizione pugliese e siciliana, quindi non sono variate molto nel corso degli anni. Il vestiario dei portatori si distingue per l’elegante abito nero e la camicia bianca,. con cravatta nera. Fanno eccezione i portatori del “Calvario” e di Gesù Morto” che indossano camice con la mozzetta nera bordata di bianco.
La partecipazione della popolazione è attiva e sentita, basta pensare che fu proprio grazie alle offerte dei fedeli che nel 2011 si poterono restaurare le statue per la processione dei Misteri di San Gregorio.