Dopo 20 anni dal 27 Settembre si potrà tornare ad ammirare la Cappella della Sindone con la presenza del Ministro per i Beni e le Attività Culturali Alberto Bonisoli.
Era l’Aprile del 1997 quando un corto circuito provocò un incendio nel Palazzo Reale colpendo la Cappella senza intaccare minimamente il telo raffigurante il volto di Gesù, portato in salvo dai Vigili del Fuoco.
Grande impegno da parte del Ministero per i Beni e le Attività Culturali insieme ad altri sostegni per finanziare gli imponenti lavori di restauro che hanno interessato l’intero edificio.
I visitatori potranno finalmente tornare ad ammirare il suo splendore all’interno del circuito di visita che comprende anche i Musei Reali torinesi.
Dal 28 al 30 Settembre sarà possibile visitare la Cappella attraverso un biglietto specifico mentre dal 2 Ottobre tornerà di nuovo ad essere compreso nel biglietto generale dei Musei Reali di Torino.
Per conservare il telo della Sindone che faceva già parte della famiglia, il Duca Carlo Emanuele II di Savoia commissionò a Carlo di Castelmonte la costruzione di questa Cappella, risalente alla fine del XVII secolo.
Dopo numerosi passaggi di consegna tra i vari ingegneri, il progetto arrivò definitivamente nelle mani del frate architetto Guarino Guarini il quale rivoluzionò tutto il disegno attraverso una pianta interna circolare con alcuni accessi comunicanti direttamente con alcune sale del Palazzo Reale.
Nella prima metà dell’Ottocento l’interno della Cappella venne arricchita da alcuni gruppi di statue raffiguranti grandi personaggi della Dinastia di Casa Savoia commissionati da Re Carlo Alberto.
Il Duomo di Torino collegato al Palazzo Reale conserva in una teca di argento e vetro la Sindone posta in loco nel 1694.
La mano in stile barocco del Guarini si nota indubbiamente interlineano dove ai lati dell’altare maggiore del Duomo si aprono due portali di marmo nero che danno l’accesso a due vestiboli con colonne da dove si può accedere alla Cappella.
