Basilica di San Pietro e Paolo a Roma

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Una delle chiese più importanti della “Roma moderna” caratterizzata dalla cupola di grande dimensioni e dalle statue dei due apostoli all’ingresso.

Realizzata come punto di riferimento visivo del quartiere romano Eur, è stata progetta dall’architetto Arnaldo Foschini nel 1938 su dei resti di un oratorio dell’Arciconfraternita dei Pellegrini dedicato ai fondatori della Chiesa Romana Santi Pietro e Paolo

Situata nel punto più alto del quartiere Eur, rappresentava insieme al Palazzo della Civiltà Italiana un dialogo pacifico tra il Fascismo e Vaticano, dimostrato nei Patti Lateranensi del 1929.

La costruzione è a croce greca con una struttura imponente di cemento armato che sorregge la enorme cupola con un diametro di 31 centimetri.

L’idea progettuale iniziale di dare una colorazione giallo oro alla cupola fu scartata subito per alcune difficoltà durante i lavori da parte dei costruttori, perciò si scelse un colore grigio più neutro che si amalgamasse meglio con il resto della struttura.

Le pitture variopinte delle cappella e il pavimento di marmo colorato creano un contrasto con il bianco della volta.

Molto caratteristico è anche il maestoso portone d’ingresso realizzato nel 1953 nel quale sono raffigurati alcuni episodi della vita dei due apostoli.

Dietro l’altare maggiore si può ammirare l’opera “Cristo nel tappeto di Grazia” di Attilio e Sergio Selva.

Solamente nel giugno del 1955 fu aperta ufficialmente al pubblico poiché l’intero edificio fu sottoposto a numerosi interventi di restauro dopo i bombardamenti durante il conflitto mondiale.

Dieci dopo la sua apertura, fu elevata a titolo di Basilica minore da papa Paolo VI.  

Ad oggi, nonostante l’Eur di Roma abbia subito numerose modifiche con l’aumento di abitazioni e uffici, la Basilica conserva ancora quel fascino predominante sull’intero quartiere.